Si è presentata completamente nuda alle 5 del mattino presso il Pronto Soccorso di Rimini raccontando di essere stata stuprata in spiaggia a Riccione: inizia così la denuncia dell’incubo che una 22enne canadese, in Italia con altri coetanei per un programma di studio, sarebbe stata costretta a subire in una delle tante – purtroppo – vicende simili capitate in Riviera non solo in questo 2018. «Mi hanno rapinata e stuprata tra i bagni 64 e 65», ha raccontato agli agenti chiamati dai medici dell’ospedale dopo essere arrivata di fatto nuda e senza più documenti o effetti personali. Secondo le prime impressioni offerte dagli inquirenti ai colleghi de il Resto del Carlino, il racconto della studentessa straniera sarebbe pieno di tratti confusi e non subito spiegabili, dovuti al forte abuso di alcol cui si sarebbe sottoposta la ragazza canadese. Avviate le indagini e i primi controlli di rito: la scientifica sta cercando tracce nel bagno dove sarebbe avvenuto la violenza, mentre sono al vaglio delle autorità le immagini delle telecamere in merito a quanto raccontato dalla ragazza.
RICCIONE, LA RAGAZZA È SOTTO CHOC
È completamente sotto choc la studentessa dopo il presunto stupro subito a Riccione: il Pronto Soccorso romagnolo ha sottoposto la giovane al protocollo stupri, ma i medici non avrebbero al momento riscontrato elementi bastevoli che possano ricondurre ad una violenza sessuale per cui serviranno nuovi controlli e verifiche per capire se la versione della canadese sia realistica o se l’abuso di alcol abbia compromesso la memoria e le azioni delle ultime 48 ore. Secondo quanto riporta Fanpage, le immagini delle telecamere si sicurezza mostrano la ragazza mano nella mano ad un giovane sul tratto di arenile denunciato come luogo della violenza. Poco più in là sono stati trovati gli slip e i pantaloncini della giovanissima ragazza canadese.