La terra continua a tremare in Sicilia: una nuova scossa di terremoto è stata registrata ieri sera tra Biancavilla e Adrano, la stessa zona interessata venerdì notte dal sisma di magnitudo 4.8 sulla scala Richter. La conferma arriva dalla sala operativa dell’Ingv di Catania. Molta gente si è riversata in strada, temendo altre scosse più forti. Quella registrata non è stata particolarmente violenta, ma è stata avvertita distintamente dalla popolazione. È stata di magnitudo 2.5. L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha fornito anche la lista dei Comuni entro i 20 chilometri dall’epicentro del sisma: Santa Maria di Licodia (CT), Ragalna (CT), Paternò (CT), Centuripe (EN), Belpasso (CT), Nicolosi (CT), Camporotondo Etneo (CT), Catenanuova (EN), San Pietro Clarenza (CT), Bronte (CT), Motta Sant’Anastasia (CT), Pedara (CT), Misterbianco (CT), Regalbuto (EN), Mascalucia (CT) e Trecastagni (CT).
OGGI SCUOLE CHIUSE A BIANCAVILLA
Le scuole comunali di Biancavilla oggi sono rimaste chiuse «in attesa di una ricognizione completa e definitiva dopo le scosse di terremoto di sabato». Lo ha dichiarato il sindaco Antonio Bonanno, che ha firmato la relativa ordinanza. Questa non riguarda l’Istituto Comprensivo «Antonio Bruno» ed il Secondo Circolo Didattico plesso via «Dei Mandorli» ed il cosiddetto plesso della Scuola per l’Infanzia «Cielo Stellato», che restano regolarmente aperti. Bonanno ha spiegato di essere in costante contatto con i massimi vertici istituzionali della Regione, mentre il centro operativo Comunale resta attivo permanentemente. «Intendo rassicurare i miei concittadini che nessun alunno entrerà in classe se non dopo avere ripristinato le dovute e necessarie condizioni di agibilità. I doppi turni saranno inevitabili». Alla luce dei danni causati dal terremoto, il Comune di Biancavilla ha chiesto alla Regione il «riconoscimento dello stato di calamità naturale». E l’assessore della giunta guidata da Nello Musumeci ha fatto sapere che «il Governo regionale farà la sua parte».