Raffaele Perinelli è morto sabato scorso dopo una lite. Il 21enne giovane calciatore di Napoli, è stato ucciso da una coltellata sferrata da Alfredo Galasso, 31enne che si è presentato di sua spontanea volontà presso i carabinieri. I due avevano già avuto qualche alterco in passato, e sabato sera, davanti al circolo di via Janfolla nel capoluogo campano, l’ennesima diverbio è finito in tragedia: Alfredo ha accoltellato Raffaele, morto a seguito delle gravissime ferite riportate. Galasso si trova attualmente in carcere, detenuto con l’accusa di omicidio volontario, ed è in attesa di essere ascoltato dal gip nell’udienza di convalida del fermo.



LA SORELLA CHIEDE GIUSTIZIA

Sulla vicenda è intervenuta la sorella, Francesca, che attraverso la propria pagina Facebook ha diramato un appello affinché venga fatta giustizia: «Io non piango, COMBATTO! Non chiedo pietà, dispiacere, tenerezza, compassione, non ne ho bisogno! chiedo solo a chiunque volesse bene a mio fratello di aiutarmi a testimoniare e tutelare anche solo con la vostra presenza». Evidentemente la ragazza crede che ad uccidere Raffaele sia stata più di una persona, e non solo Alfredo, o forse, spera che più testimonianze possano aumentare la detenzione del killer del fratello. Francesca ha concluso il proprio post così: «Chiedo giustizia per il fratello ma anche per tutti gli altri ragazzi che muoiono ingiustamente! Io Non mi arrenderò MAI smuoverò il mondo e lotterò a costo della mia stessa vita!».

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