Al centro dell’intervista all’avvocato Franco Coppi, difensore di Sabrina Misseri, all’ergastolo insieme alla madre Cosima Serrano per il delitto della piccola Sarah Scazzi, anche i presunti permessi premio di cui potrebbe usufruire la sua assistita. Evenienza smentita dal legale che proprio nel corso del suo intervento alla trasmissione di Rai1 ha spiegato come la giovane non abbia ancora maturato gli anni sufficienti per poter usufruire sia di un possibile sconto di pena che di un permesso premio. “I permessi premio non arriveranno. Non sono maturati ancora i dieci anni”, ha dichiarato l’avvocato Coppi che ha quindi spiegato come funziona tecnicamente questo aspetto importante. “Alla Misseri non sono stati ancora riconosciuti quei famosi sconti di 45 giorni ogni 6 mesi e quindi, allo stato, non è nelle condizioni di poter usufruire di alcun permesso”, ha chiarito. Nel frattempo la Corte Europea dei Diritti Umani ha giudicato ammissibile il ricorso presentato dalla cugina della giovane vittima uccisa ad Avetrana nell’agosto 2010. Coppi ha chiarito ancora che nel caso in cui Strasburgo dovesse riconoscere eventuali violazioni dei diritti della difesa, potrebbe accadere la riapertura di un procedimento, al quale chiaramente la stessa difesa punta. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
L’AVVOCATO: “PUNTIAMO A RIAPERTURA PROCESSO”
Chi ha ucciso Sarah Scazzi? In tre gradi di giudizio la responsabilità dell’omicidio è stata attribuita a Sabrina Misseri e Cosima Serrano, rispettivamente cugina e zia della ragazzina di Avetrana. Ma loro sostengono che sia stato Michele Misseri, il quale dal canto suo ha cambiato spesso versione. «Non prova risentimento per il padre, ma pietà e compassione. Potete capire lo stato d’animo di fronte ad un padre che l’ha accusata ingiustamente», ha dichiarato il legale di Sabrina Misseri, l’avvocato Fausto Coppi, a Storie Italiane. Non ha dubbi invece il legale di Concetta Serrano, la madre della vittima: «C’è stata la condanna all’ergastolo per tre gradi di giudizio. Questo processo resterà nella storia della giurisprudenza perché abbiamo 2800 pagine di motivazioni». Anche la criminologa Roberta Bruzzone è intervenuta per commentare le dichiarazioni di Coppi: «Definire questo un processo ingiusto è ingeneroso nei confronti di quello è successo». Ma il legale di Sabrina Misseri tira dritto: «Se la Corte di Strasburgo dovesse riconoscere che sono state consumate violazioni dei diritti della difesa, si porrà in Italia il problema della riapertura del processo, e noi puntiamo a questo». (agg. di Silvana Palazzo)
“SUO PADRE MICHELE È L’ASSASSINO DI SARAH SCAZZI”
Nel corso del suo intervento a Storie Italiane, l’avvocato di Sabrina Misseri ha riversato su Michele Misseri la responsabilità dell’omicidio di Sarah Scazzi. «Ha dichiarato di essere l’assassino. Se Sabrina fosse stata coinvolta avrebbe fatto sparire il telefonino, invece lei ha chiamato i carabinieri», ha dichiarato l’avvocato Fausto Coppi. E poi ha contestato il fatto che lo zio della vittima non sia stato ritenuto credibile perché ha cambiato continuamente versione: «Ma i cambiamenti non sono gratuiti e non credibili. Vera o falsa che sia la motivazione, ha sempre cercato di spiegare i suoi cambiamenti. Ad esempio ha dichiarato di essere stato indirizzato dall’avvocato Galloppa». Quest’ultimo, primo difensore di Michele Misseri, ha spiegato nello studio di Eleonora Daniele: «Mi accusò di avergli suggerito la versione che ha dato nel primo incidente probatorio. Dichiarò di aver subito pressioni da me e Roberta Bruzzone». E per questo Michele Misseri è accusato di calunnia. A tal proposito è intervenuta telefonicamente la criminologa Roberta Bruzzone, arrabbiata perché in studio si è detto che lei e Galloppa sono stati “cacciati” come team difensivo: «Ci tengo a precisare che io e Galoppa non siamo stati cacciati. Non mi ha cacciato nessuno. Michele Misseri è accusato di calunnia nei nostri confronti. Definire questo un processo ingiusto è ingeneroso nei confronti di quello è successo». (agg. di Silvana Palazzo)
OMICIDIO AVETRANA, SABRINA MISSERI E IL RICORSO A STRASBURGO
Sabrina Misseri fuori dal carcere grazie a permessi premio? Ve ne abbiamo parlato nelle scorse settimane, ma ora interviene l’avvocato Franco Coppi per smentire le voci che sono circolate in merito alla cugina di Sarah Scazzi, che il 26 agosto 2010 scomparve da Avetrana per poi essere ritrovata morta. «Non ci sarà alcun permesso premio, perché non sono ancora maturati i dieci anni visto che non sono stati riconosciuti sconti», ha chiarito il legale di Sabrina Misseri a Storie Italiane. Ma ha anche confermato di aver registrato segnali positivi in merito al ricorso presentato alla Corte europea dei diritti dell’uomo: «Abbiamo presentato ricorso a Strasburgo perché riteniamo che abbia subito un processo ingiusto. Ha superato il primo esame di ammissibilità, ma non è decisivo. Ci sono altri esami da affrontare, ma è confortante constatare che si sia concluso positivamente». L’avvocato Coppi ha aggiunto che ora resta in attesa, del resto anche i tempi della giustizia di Strasburgo sono molto lunghi.
“RICORSO MOLTO MOTIVATO”
Nella vicenda del ricorso presentato dalla difesa di Sabrina Misseri alla Corte europea dei diritti dell’uomo si inserisce quella di un fioraio, Giovanni Buccolieri, che dichiarò di aver visto Cosima Serrano e la figlia Sabrina Misseri trascinare il corpo di Sarah Scazzi in auto il pomeriggio della sua scomparsa. Una dichiarazione che poi ritrattò, finendo per essere accusato di falsa testimonianza. Questa vicenda non è arrivata nel processo che ha portato alla condanna delle due donne, e proprio questa vicenda è finita all’interno del ricorso. Lo ha spiegato l’avvocato Franco Coppi a Storie Italiane: «Abbiamo presentato un ricorso molto motivato. Sabrina è stata condannata sulla base di prove non riscontrate, come le dichiarazioni di un fioraio che non è stato esaminato nel processo. Ci sono violazioni di diritti che riguardano la difesa. Non abbiamo esaminato la vicenda del fioraio, quindi ci sono state sottratte delle prove, il problema è questo».