Un artista in grado di esprimere i propri sentimenti attraverso i fumetti: Alessandro Caligaris viene descritto così da chi ha potuto seguire la sua carriera come fumettista, writer e disegnatore torinese, noto anche per il suo impegno sociale. A causa di una fatalità, Caligaris ha perso la vita a soli 37 anni. Soffocato da un boccone mentre era a cena con la fidanzata, non è riuscito a sopravvivere. Le sue condizioni sono lentamente peggiorate fino a portarlo alla morte. Una scomparsa assurda che ha lasciato senza parole non solo chi conosceva il Caligaris persona, ma anche chi amava la sua arte. A poche ore dalla tragedia, il web continua ad esprimere il proprio cordoglio alla famiglia del fumettista che, ai posteri, lascia proprio la sua arte come ricordano i tanti utenti sui social. “Grazie dei fumetti che ci hai disegnato, dei muri che hai colorato, delle risate che ci hai strappato. Dipingi forte anche da lassù”, scrivono gli internauti (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



LO SGOMENTO DEL WEB

Il popolo dei social che seguiva Alessandro Caligaris e la sua arte non riesce ancora a credere che sia morto. L’artista, infatti, è morto soffocato da un boccone. Una morte assurda che gli utenti di Facebook faticano ad accettare come si evince dai messaggi che stanno lasciando sul profilo di Caligaris. “Non si può morire così” – scrive qualcuno mentre altri puntano il dito su quanto sia importante conoscere le prime regole del pronto soccorso – “Senza parole. Ma io continuo a dire una cosa: chi lavora nei ristoranti dovrebbe avere l’obbligo di conoscere le manovre di disostruzione”. E ancora: “R.i.p. e continua a dipingere ovunque tu andrai. Grazie della tua arte”. E proprio l’arte è ciò che Alessandro Caligaris ha lasciato ai suoi cari e a tutti quelli che hanno potuto conoscere non solo il suo estro, ma anche la sua persona. Una morte che fa rumore, dunque, quella di Alessandro Caligaris e che ha lasciato sgomenti tutti. Cliccate qui per leggere tutto (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



“RIMARRANNO I SUOI LAVORI”

Lutto nel mondo dell’arte per la prematura scomparsa di Alessandro Caligaris. L’artista è stato ricoverato d’urgenza alcuni giorni fa rischiando il soffocamento per boccone di carne. Purtroppo le sue condizioni erano già molto critiche una volta trasporto all’Ospedale Molinette di Torino. A sottolineare le condizioni dell’artista è Repubblica: “Quando è arrivato in ospedale le sue condizioni erano ormai disperate nonostante i soccorritori del 118 fossero riusciti a liberargli le vie respiratorie: è spirato dopo quattro giorni di agonia“. Una morte che ha scossa l’intera collettività, anche perché avvenuta in un momento di vita quotidiana. L’artista, infatti, era a cena con la fidanzata di una trattoria di San Salvario. Improvvisamente durante la cena, è accaduto l’inimmaginabile. A poche ore dalla morte di Caligaris, Torino Today lo ricorda così: “Su tutto, di Caligaris, rimarranno i suoi lavori sui muri di Torino e della provincia, ma anche le opere (fumetti di denuncia) pubblicate con la Eris Edizioni che oggi si affida a un post per ricordare Alessandro“. Artista, illustratore e street Artist, Alessandro Caligaris nella sua autobiografia parlava di sè come di  un coltivatore di Utopie. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)



LUTTO NEL MONDO DELL’ARTE

È morto dopo quattro giorni in ospedale l’illustratore Alessandro Caligaris. Una notizia che lascia tutti senza parole. Tantissimi sono, infatti, i messaggi di cordoglio che l’illustrato, writer e fumettista sta ricevendo sulla sua pagina Facebook. C’è chi, in particolare, ricorda il significato del suo lavoro, e soprattutto l’importanza che ha avuto per i centri di aggregazione sul territorio. Tra i vari messaggi, spicca sicuramente quello di questo fan, che scrive: “Il mondo oggi ha perso veramente qualcosa di grande.. attraverso le tue linee; avvenimenti, storie, personaggi da mille mondi diversi, perdevano i soliti contorni, uscivano dai loro stessi margini e ti sbattevano in faccia le realtà piú scomode, i sogni piú acidi e i desideri piú oscuri. Ci mancherai e ti ricorderemo sempre”. (Aggiornamento di Anna Montesano)

I LAVORI DI CALIGARIS

È morto a 37 anni Alessandro Caligaris, illustratore e fumettista tra i più apprezzati e talentuosi in Italia. Una morte improvvisa, quasi assurda, arrivata in un momento di serenità che stava vivendo assieme alla sua fidanzata. Ma chi era Alessandro Caligaris? Come presentarlo a chi non lo conosceva nel suo campo lavorativo? “Artista, autore di comics, illustratore, street artist, si considera soprattutto un coltivatore di Utopie”, si legge in una sua biografia. Per quanto riguarda i suoi lavori artistici, si legge: “La sua prima graphic novel “Hoarders”, che racconta di un manipolo di pazzi che vagano in una sorta di landa coperta di rifiuti è stata pubblicata dalla editrice Eris, così come il suo secondo lavoro, “Revolushow”, un freakshow spietato, scorretto e dissacrante”. Una grandissima perdita per il mondo dei fumetti e non soltanto. (Aggiornamento di Anna Montesano)

I MESSAGGI DEI FAN

Alessandro Caligaris è morto per soffocamento e a causa di un boccone. Una morte che lascia tutti senza parole, dai cari ai fan. Caligaris era un artista molto conosciuto a Torino: stimato disegnatore, fumettista, e writer che si era formato all’Accademia Albertina di Belle Arti, Alessandro, nel corso della sua carriera, è riuscito a crearsi una cerchia di sostenitori sempre presenti. Sono proprio loro a salutarlo sui social con tantissimi messaggi, alcuni molto commoventi. “Grazie dei fumetti che ci hai disegnato, dei muri che hai colorato, delle risate che ci hai strappato”, lo salutano gli amici sui social. “Dipingi forte anche da lassù”, scrive qualche fan; e ancora “Sapere della tua morte mi ha lasciato l’amaro in bocca e una rabbia dentro. Eri un grande artista, avevi ancora molto da dare. Il mio pensiero va a te” scrive un altro affezionato sostenitore. (Aggiornamento di Anna Montesano)

BLUE BOY L’ULTIMO LAVORO

Una morte assurda, quasi impensabile, quella di Alessandro Caligaris, noto disegnatore, fumettista e writer. L’artista è morto soffocato, ingoiando un pezzo di carne, venerdì scorso, mentre cenava in una trattoria con la sua fidanzata. Non è bastata la corsa in ospedale: le sue condizioni erano ormai disperate nonostante i soccorritori del 118 fossero riusciti a liberargli le vie respiratorie. Caligari è spirato dopo quattro giorni di agonia. Tra gli ultimi lavori di Caligaris c’è Blue Boy, un fumetto pubblicato dal’Anonima Fumetti in collaborazione con l’Associazione nazionale genitori autistici. Si tratta di un fumetto che racconta l’incontro, all’interno dei laboratori di arte-terapia dell’Accademia Albertina di Torino, tra un operatore e tre ragazzi autistici. Un’opera davvero molto significativa, che tanto aveva colpito gli esperti del settore oltre che i suoi tanti fan. (Aggiornamento di Anna Montesano)

ADDIO AD ALESSANDRO CALIGARIS

Una sera qualunque, anzi migliore delle altre: a cena con la fidanzata. Un momento di relax, di gioia. Ma che finisce nel modo più impensabile e tragico. Alessandro Caligaris, 37 anni, noto fumettista e street writer, conosciuto soprattutto nella sua città, Torino, è morto soffocato da un pezzo di carne che stava mangiando. Ricoverato in ospedale che ancora respirava in qualche modo, è morto nella notte. In modo sconcertante, solo pochi giorni prima l’ex comandante della polizia urbana di Brandizzo Massimiliano Pirrazzo di 50 anni era morto soffocato da un boccone mentre mangiava. Tragedie che di solito capitano ai bambini piccoli, che ancora non sanno masticare in modo adeguato, che nessuno immagina possano invece accadere anche agli adulti.

MORTO IL FUMETTISTA DI TORINO

Caligaris era noto come disegnatore, autore di fumetti, aveva studiato all’Accademia Albertina di belle arti di Torino. Era noto anche sui social dove le sue vignette a sfondo politico e sociale erano molto apprezzate. Opere sui muri ma anche libri per l’editore Eris Edizioni che lo hanno ricordato così: “Non abbiamo molte parole per esprimervi il nostro dolore per aver perso una parte di noi, umanamente e professionalmente. Ci abbiamo creduto insieme, abbiamo percorso i primi passi insieme e insieme siamo cresciuti in questo mondo di disegni e parole”. Il suo ultimo lavoro era stato pubblicato in collaborazione con l’Associazione nazionale genitori autistici, la storia di Blue Boy, un operatore che aiuta i ragazzi autistici con il disegno.