Madre Manuel Careddu, Fabiola Balardi si augura che i killer del figlio 18enne “muoiano in carcere”: nuove dichiarazioni del genitore del 18enne di Macomer ucciso lo scorso 11 settembre 2018 da sei giovani, tutti arrestati. E la madre di Manuel non usa mezze misure ai microfoni de La Nuova Sardegna: “Il mio pensiero è sempre rivolto a Manuel e a quelle bestie che spero che restino dentro per sempre. Spero che muoiano in carcere, spero che si impicchino in cella. Non mi interessa quello che faranno, non li voglio mai più vedere vivi”. Ammazzato barbaramente dal branco, che comprendeva anche due minorenni, Manuel Careddu è stato sepolto in un terreno alla periferia di Ghilarza, dove un mese dopo il delitto è stato scoperto dai carabinieri.
“NON VOGLIO LE SCUSE DEI LORO GENITORI”
Fabiola Balardi poi prosegue: “Cinque me l’hanno ammazzato e il sesto che li ha aiutati a seppellirlo è un essere umano. Capisco che i genitori non sono direttamente colpevoli, ma si stanno chiedendo che razza di figli hanno cresciuto? Perché mi vogliono incontrare adesso? Vogliono solo lavare la loro coscienza sporca per poter continuare a vivere”, le sue parole a La Nuova Sardegna. Dichiarazioni ricche di dolore, con la donna che ha perso un figlio di 18 anni “rovinato dalla droga”, come da lei sottolineato negli scorsi giorni. Così aveva parlato a L’Unione Sarda: “Gli ultimi due anni il suo carattere era cambiato, rovinato dalla droga. Lo sapevo e non facevo finta di niente. Ho cercato in tutte le maniere di dissuaderlo e farlo tornare sulla strada giusta. Mi sono battuta fino all’ultimo. Ripeto, aveva un carattere ribelle. Ho combattuto tanto”.