Commovente ricordo da parte della professoressa del liceo dove studiava Andrea Masi, l’operaio 18enne morto in un incidente sul lavoro: “Andrea che era entrato in classe bambino e che ne era uscito uomo con le spalle disegnate e il sorriso luminoso – ha scritto sul suo profilo su Facebook Donatella D’Alelio, la professoressa del ragazzo –  Andrea col capo chino sugli esercizi, Andrea che aiutava tutti, Andrea che all’intervallo mi chiedeva se volevo il caffè, Andrea che rideva coi compagni, Andrea che io volevo continuasse a studiare e lui no prof, io voglio lavorare, Andrea che quel lavoro l’aveva trovato, Andrea che quel lavoro ce l’ha portato via. Andrea, Andrea Masi, il mio alunno che ce l’aveva fatta.” (agg. di Fabio Belli)



Ricostruita la dinamica della morte

È stata ricostruita la dinamica della morte di Andrea Masi, l’operaio 18enne vittima di un incidente sul lavoro al centro commerciale Portello. Tutto sarebbe chiaro al punto tale che non sono scattati supplementi d’indagine. Il ragazzo, assunto regolarmente dalla Netwisp, azienda di Legnano che installa impianti elettrici, era sulla piattaforma dell’elevatore, manovrato da un collega, seduto su un quadro elettrico. Erano lì per installare la fibra ottica. Quel collega aveva di fronte a sé Andrea, girato di spalle rispetto all’architrave sopra quel varco nel parcheggio A1 del centro commerciale, alto due metri. Quindi i due operai erano faccia a faccia. Per cause sconosciute, che le indagini dovranno chiarire per individuare le responsabilità del manovratore, lo stesso non si è accorto dell’architrave oppure non ha valutato che la posizione di Andrea superava quel varco, quindi c’è stato un impatto inevitabile. Il 18enne ha urtato la nuca ed è caduto all’interno del mezzo. Secondo il Corriere della Sera, non è escluso che anziché guidare verso una direzione, lontano dal varco, abbia sbagliato a indirizzare il mezzo, tarando male la velocità di marcia. Forse non ha visto il varco poiché quella zona, l’altra notte, era poco illuminata. Sono tante le ipotesi. Potrebbe aver agito con leggerezza e senza calcolare le conseguenze. Forse era alle prime armi con l’elevatore. Di certo c’è che l’area dell’incidente mortale è coperta da telecamere, e gli investigatori stanno analizzando i filmati alla ricerca di elementi utili per l’indagine. (agg. di Silvana Palazzo)



I MESSAGGI TOCCANTI DEGLI AMICI

E’ morto Andrea Masi, ed ha fatto una fine terribile. L’operaio 18enne stava lavorando la scorsa notte, fra mercoledì 31 ottobre e giovedì primo novembre, invece di festeggiare Halloween come la maggior parte dei suoi coetanei. Stando alle ricostruzioni pubblicate dai vari quotidiani online, si trovava a bordo di un muletto guidato da un collega, con la testa rivolta verso il guidatore, quando ad un certo punto ha sbattuto contro una trave: il colpo è stato violentissimo, con Masi che è caduto perdendo i sensi, e apparendo subito in condizioni disperate. A nulla è servito l’arrivo dei soccorsi visto che il 18enne è morto prima di essere trasporto in ospedale. Su Facebook sono moltissimi i messaggi di cordoglio in ricordo del povero ragazzo, e basta scorrere la sua pagina per capirlo. Stefania posta sulla sua bacheca un cuore, Chiara invece gli dedica una frase toccante «Hai proprio ragione tu.. l’eleganza non è farsi notare ma farsi ricordare! E noi tutti ti ricorderemo per sempre! Ciao andre». Melisa, una vecchia amica, infine scrive: «Era da quando avevi 14 anni che ci conoscevamo .. eri una persona molto scherzosa sapevi come farci ridere e sapevi come farti volere bene masiello… Anche se ci siamo divisi da un po’ di tempo non cambia il fatto che i ricordi belli che abbiamo passato svaniscono, per me rimani sempre il piccolo masi .. Riposa in pace amico!». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



GLI INQUIRENTI STANNO CERCANDO DI FARE CHIAREZZA

I rilievi eseguiti dagli agenti della Questura di Milano potrebbero forse nei prossimi giorni chiarire la dinamica e le cause dell’ennesimo incidente fatale sul lavoro, questa volta verificatosi presso il parcheggio del centro commerciale Portello, dove un ragazzo di 18 anni è morto all’alba di oggi. Attorno infatti alle 4 di mattina, il giovane operaio stava lavorando su un muletto guidato da un suo collega e, dando le spalle al senso di marcia, avrebbe battuto violentemente la testa contro un soffitto più basso, prima di precipitare dalla piattaforma. Inutili sono stati i tentativi di rianimarlo dato che all’arrivo del 118 i sanitari non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso dato che il ragazzo era già morto praticamente subito, a causa dei traumi riportati tra l’impatto col ribassamento del soffitto e la caduta erano troppo gravi. (agg. di R. G. Flore)

MORTO OPERAIO 18ENNE AL PORTELLO

Tragica domenica al centro commerciale Portello in via Bizzozzero a Milano: un giovanissimo operaio 18enne, Andrea Masi, è morto per l’ennesimo incidente sul lavoro. Secondo le prime ricostruzioni del caso, si trovava su una piattaforma elevatrice quando ha sbattuto violentemente la testa su un pilastro del soffitto e quindi è precipitato giù colpendo ancora la testa. E’ morto poco dopo il ricovero immediato in ospedale. L’episodio si è verificato nel parcheggio sotterraneo del centro commerciale in una giornata di festa in cui i clienti abbondano a fare acquisti anche pre natalizi. Era dipendente di una ditta esterna, la Netwisp, che aveva il compito di installare la fibra ottica all’Iper.

LE CAUSE DELL’INCIDENTE

Sembra che Andrea Masi si trovasse di spalle rispetto al senso di marcia del mezzo che veniva guidato a terra da un collega così non ha potuto accorgersi che stava andando in direzione dell’architrave. Un grave errore, da stabilire adesso se per colpa sua che non avrebbe dovuto dare le spalle al senso di marcia, o del collega che non lo ha avvertito della presenza del pilastro. Si indagherà adesso sulle eventuali responsabilità, certo è che ancora una volta i lavori manuali nelle aziende si rivelano estremamente pericolosi, causando anche la morte come in questa occasione.