Scuole chiuse a Roma? Dopo le violenti piogge che si sono abbattute quest’oggi, giovedì primo novembre, sulla capitale, provocando non pochi disagi, anche per domani la situazione sarà critica. La protezione civile ha infatti diramato un’allerta meteo arancione, con il rischio di violenti temporali e forti venti, confermando il trend negativo di queste ore. Le condizioni meteorologiche avverse inizieranno da venerdì mattina per poi proseguire per le successive 12-18 ore su tutto il Lazio, con precipitazioni sparse e diffuse anche a carattere temporalesco. «I fenomeni – si legge in una nota ufficiale pubblicata da RomaToday – saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. Si prevedono inoltre venti forti dai quadranti meridionali con raffiche di burrasca, specie sui settori costieri. Sulla base dei fenomeni previsti, della situazione meteo in atto e dello stato di saturazione del suolo, il Centro Funzionale Regionale ha emesso un avviso di criticità idrogeologica ed idraulica regionale arancione».
L’AVVISO DI TULUMELLO
Scuole chiuse a Roma? Carmelo Tulumello, direttore dell’Agenzia Regionale di Protezione civile del Lazio, ha inviato una lettera i prefetti e ai sindaci di tutti i comuni della regione Lazio, per adottare le misure previste dai piani di emergenza comunali, ed in particolare: «Garantire la massima efficienza delle opere di regimazione idraulica; il monitoraggio costante dei contesti locali di fragilità idraulica ed idrogeologica; la vigilanza di sottopassi e di altre infrastrutture soggette ad allagamento». Per questi motivi, e viste le condizioni meteo avverse, non è da escludere che gli istituti scolastici di ogni grado, che nella giornata di domani saranno aperti non facendo il “ponte” dei Santi, potrebbero rimanere chiusi. La decisione a riguardo era attesa nel pomeriggio dopo il consueto briefing del sindaco Raggi con i suoi tecnici, ma attualmente non è ancora arrivata alcuna comunicazione ufficiale in merito: sono attese novità nelle prossime ore. Ovviamente tutti gli studenti incrociano le dita, sperando di godersi un altro giorno di riposo.