La giornata del 1 novembre per la Chiesa Cattolica e per chiunque professi la religione cattolica è molto importante, perché è il giorno in cui ricorre la festa di Ognissanti, che la maggior parte delle persone conosce con il nome di Solennità di tutti i Santi. Anche se a oggi la sua importanza è venuta meno rispetto a quella che aveva in passato, questa ricorrenza risulta ancora molto importante nel calendario liturgico. Per capire quanto appena detto basta pensare al fatto che le prime testimonianze relative alla presenza di una giornata in cui ricordare tutti i santi risalgono addirittura al IV secolo. E a pensarci bene, non risulta strano che le prime testimonianze di una giornata simile risalgano proprio a quel periodo storico: il motivo va infatti ricercato nel fatto che è stato proprio allora che vi furono i primi martiri, coloro che pagarono con la vita il fatto di essere cristiani e che pur di non abiurare al proprio credo preferirono andare in contro ad una morte che era sempre atroce. Coloro che subirono il tragico destino di morire per la propria religione furono così tanti che ben presto ci si rese conto che non era fattibile ricordarli dedicando loro un singolo giorno sul calendario liturgico, cosa che poi con il tempo è invece diventata la prassi.
PAPA GREGORIO III SCEGLIE LA DATA
Questa è l’origine del giorno in cui si celebrano e ricordano tutte le figure che sono state santificate: oggi questa importante giornata viene celebrata il 1 novembre. Una cosa che non tutti sanno è il fatto che inizialmente questa giornata si celebrava in un momento dell’anno diverso: fino al pontificato di Gregorio III il giorno in cui la Chiesa Cattolica celebrava tutte le figure dei santi era infatti nel mese di maggio, con una scelta che cambiava di anno in anno. Fu, come detto, Gregorio III a decidere che il 1 novembre sarebbe stato il giorno dedicato alla celebrazione di tutti i santi della Chiesa Cattolica: questa data è rimasta immutata fino ai giorni nostri e tutto fa pensare che non vi saranno più cambiamenti, visto il motivo per cui avvenne lo spostamento sul calendario liturgico.Quanto appena detto, comporta ovviamente il sorgere spontaneo di una domanda: come mai Gregorio III decise di modificare la data in cui la Chiesa Cattolica ed il mondo cristiano ricordavano tutti coloro che erano stati e sarebbero stati assunti al ruolo di santi? La risposta, decisamente articolata, a questo interessante quesito sta prima di tutto nel fatto che nell’Europa del Nord tra il 31 ottobre ed il 1 novembre si era soliti ricordare gli spiriti di coloro che erano passati a miglior vita. Per tutti coloro che abitavano in quella parte del Vecchio Continente si trattava di un momento di raccoglimento molto importante, in cui tristezza, malinconia e voglia di stare con i propri cari ancora in vita si mescolavano. Specie i predicatori cattolici presenti sul territorio irlandese cercarono di costruire una connessione tra questa tradizione dell’Europa del Nord e quelle cristiane. E fu proprio per arrivare ad ottenere questo risultato che si decise di spostare al 1 novembre la ricorrenza con cui la Chiesa Cattolica ricordava tutti i Santi e ad un solo giorno di distanza la giornata dedicata al ricordo dei defunti.
IL MESSAGGIO DEL PONTEFICE
Fondamento di questa scelta non fu però soltanto la volontà di avvicinare le popolazioni nordiche dell’Europa al Cristianesimo, ma anche il voler riaffermare l’idea che chi viene chiamato al cospetto di Dio diviene santo, idea ancora oggi radicata e messa “nero su bianco” con la Communio Sanctorum.Ovviamente nella giornata del 1 novembre sono tante le iniziative e le celebrazioni in ogni parte del mondo, con cui il mondo cristiano vuole vivere questa giornata. Come ogni anno vi sarà anche un messaggio del Pontefice, il quale in occasione di questa importante ricorrenza è solito lanciare dei messaggi molto importanti sia da un punto di vista spirituale che concettuale.