Asl Caserta, confronto tra il chirurgo Nazario Di Cicco e il diretto generale della struttura Mario De Biasio a Storie Italiane. Vi abbiamo riportato lo sfogo del medico, che ha affermato di essere stato “distrutto per aver denunciato la malasanità”, che non ha potuto più operare per una perizia medica a suo avviso non veritiera. “Il problema della commissione è un atto di garanzie nei confronti anche dei cittadini”, le parole di De Biasio, che ha tenuto a precisare di “Non aver mai demansionato il dottor Di Cicco”. Si è discusso molto della patologia riscontrata, con il dg della Asl che ha ribadito: “La patologia di stress era da risolvere immediatamente: quando c’è un conflitto interno, la prima cosa da fare è allontanare le parti coinvolte. Il problema è che il dottore è stato messo nel suo ruolo su un’attività territoriale, il che non è un demansionamento”.



ASL CASERTA, CONFRONTO TRA DI CICCO E DE BIASIO

Mario De Biasio prosegue: “Il dottore è un dipendente della nostra azienda dal 1995: io non c’ero, ma dalle carte che ho reperito si legge che ha avuto problemi nella sua unità operativa e con il direttore sanitario: contrasto con i colleghi, il primario diceva che non era all’interno di una organizzazione e che era autonomo nelle sue operazioni. Il direttore sanitario diceva addirittura che non aveva voluto trattare un bambino con una frattura al braccio. Sono tutte missive del personale, tutto documentato”. E afferma: “Nel 2001 ci perviene un certificato medico di parte, dallo psichiatra del dottore, nel quale veniva detto che c’era un disturbo psichiatrico e bisognava intervenire immediatamente. Si tratta di una patologia di enorme stress fisico – evidenzia Mario De Biasio – patologia di stress cronico. Il direttore dell’ospedale, ai sensi della legge 274 del 1991, lo invia al collegio medico”.

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