Novità importanti sul caso di Marianna Pepe, la caporalmaggiore dell’esercito trovata morta in casa di un amico che le aveva dato ospitalità. Secondo quanto riportato da Pomeriggio 5, la donna era innamorata del padre di suo figlio, con cui viveva da 8 anni, ma non potendone più delle continue botte che riceveva davanti al figlio, al punto di finire più volte in ospedale, aveva deciso di troncare la loro relazione. Intanto dai primi riscontri effettuati dalla Procura di Trieste è emerso che Marianna non sarebbe morta per le percosse ma per un arresto cardiorespiratorio, forse per un mix di alcol e farmaci che la donna avrebbe assunto per dimenticare il suo dolore. La Procura indaga per capire chi gliele ha fornite: per questo è stato indagato anche l’amico che l’ha ospitata in casa la notte del decesso. La donna quella sera aveva litigato con il compagno per una raccomandata che le era arrivata a causa di rinvio a giudizio per probabili maltrattamenti. Marianna infatti andava in ospedale a farsi medicare e da lì partivano le denunce d’ufficio: per questo ultimamente non voleva recarsi più in pronto soccorso. A conferma dell’indole violenta del compagno anche una precedente condanna ad un anno e due mesi di reclusione per aver picchiato un controllore degli autobus di Trieste che lo aveva sorpreso senza biglietto. (agg. di Dario D’Angelo)



LA TESTIMONIANZA DELL’AMICO DI MARIANNA

Investigatori al lavoro per risolvere il mistero della morte di Marianna Pepe, l’ex campionessa azzurra di tiro a segno rinvenuta senza vita sabato 10 ottobre 2018. La Procura ha escluso segni di violenza e ha parlato di “intossicazione da diverse sostanze”. Come riportato da Pomeriggio 5, potrebbe essere stato fatale un mix tra farmaci e alcol, con qualche testimone che ha detto alle forze dell’ordine di aver sentito dei forti rumori quella sera. L’amico della 39enne ha dichiarato: “Niente, non è successo niente. Il bambino era bravo, non piangeva, non so se si è accorto del tutto. Io me ne sono accorto appena mi sono svegliato, circa all’una. A quel punto ho provato a rianimare Marianna, ho chiamato la Croce Rossa. E’ venuta da me perché non sapeva dove andare a dormire, mi aveva detto che aveva litigato con il marito. Siamo andati in giro un po’ assieme, c’era anche il bambino”. L’uomo, che ha ospitato Marianna Pepe quella notte, ha sottolineato:“Era una persona solare, splendida, se poteva farti un favore te lo faceva. Il bambino dormiva nel mio letto, io dormivo sulla poltrona. Marianna è andata a dormire all’una, stava bene. Il marito l’aveva picchiata? Chiedete. Lividi? Non li ho visti. Il marito la picchiava spesso? Non lo so”. E ha concluso: “Avevamo bevuto qualcosa, io prendo farmaci per il male alle gambe”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



FIGLIO AFFIDATO AI SERVIZI SOCIALI

Proseguono le indagini sulla morte di Marianna Pepe, caporalmaggiore scelto dell’Esercito e 5 volte campionessa italiana di tiro a segno nella specialità della carabina sportiva. Nessun segno di violenza, ma un’intossicazione da diverse sostanze. Questi ultimi elementi non svelano ancora chiaramente la dinamica di quanto accaduto. Nei confronti di Demis Corda, l’ex compagno di Marianna Pepe, pende un procedimento per recenti episodi di maltrattamenti. L’uomo era stato denunciato più volte, ma poi la donna aveva sempre ritirato le querele. La Vita in Diretta ha raccolto lo sgomento del suo paese e ha fornito le ultime notizie sul figlio della donna. Al momento nessun parente si è palesato, quindi non ci sarebbe una presenza prossima di parenti. Per questo motivo il bambino di cinque anni, che ha assistito alla furiosa lite tra i due genitori, è stato affidato ai servizi sociali. Da chiarire se è solo temporanea. (agg. di Silvana Palazzo)



“INTOSSICAZIONE DA SOSTANZE”

Importanti aggiornamenti sulla morte di Marianna Pepe: non sono stati rilevati segni di violenza sul corpo dell’ex azzurra, rinvenuta senza vita sabato dal figlioletto. Come riportato dai colleghi del Corriere della Sera, una nota della procura parla di “morte improvvisa conseguente a insufficienza cardiorespiratoria da edema polmonare secondario a verosimile polintossicazione da diverse sostanze” Il medico legale “non ha rilevato segni di violenza”: l’autopsia sarà svolta tra due giorni, mercoledì 14 novembre 2018. Resta ancora da chiarire la dinamica dei fatti: gli investigatori stanno cercando di ricostruire quanto accaduto e sono attese novità nelle prossime ore. Ricordiamo che sono due gli indagati per il decesso della trentanovenne, con la posizione del marito da chiarire: come vi abbiamo raccontato, in passato era stata denunciata la violenza del compagno nei confronti dell’ex azzurra.(Aggiornamento di Massimo Balsamo)

“NON SI E’ SUICIDATA, AMAVA IL FIGLIO”

La morte di Marianna Pepe, l’ex campionessa Azzurra di tiro a segno trovata senza vita in una casa a Muggia, in provincia di Trieste lo scorso giovedì resta un mistero. Sulle cause di quel drammatico decesso farà certamente chiarezza l’autopsia disposta dalla procura e fissata per domani, ma oltre alla sua scomparsa c’è un altro dramma che forse fino ad oggi è stato sottovalutato. Ed è quello del piccolo figlio di Marianna Pepe, un bimbo di appena 5 anni il quale ha assistito, suo malgrado, prima al presunto litigio violento tra i due genitori e poi alla lenta agonia della madre stroncata probabilmente da un mix di alcol, droga e psicofarmaci. Madre e figlio avevano trovato ospitalità in casa di un amico dopo che la Pepe era riuscita a fuggire dalle botte dell’ex compagno. Una relazione burrascosa che aveva portato la donna anche a rivolgersi ad un centro anti-violenza. La fine di una relazione poi trasformatasi in una serie di violenze, come rivela Il Secolo XIX aveva portato ad una denuncia nei confronti dell’ex ed alla costante vicinanza degli amici che avevano intravisto in lei una forte fragilità dettata anche da una pesante depressione in atto. Quel bambino di 5 anni, il quale ha dovuto assistere inerme ad un lungo incubo, ora è stato affidato ai servizi sociali ed è seguito da una psicologa che si sta prendendo cura di lui. Sarebbe stato proprio il piccolo a svegliare con fatica l’amico della madre, avvertendolo della mancanza di risposta della donna ad ogni suo disperato richiamo.

MARIANNA PEPE, AUTOPSIA FARÀ LUCE SU CAUSE DELLA MORTE

Sulla morte della “regina” del tiro a segno, Marianna Pepe, ora è in corso un’inchiesta da parte della procura di Trieste. Due gli indagati come atto dovuto. Si trattenere delle due persone che l’ex campionessa Azzurra aveva incontrato nelle 24 ore precedenti alla sua morte. La loro iscrizione nel registro degli indagati permetterà di nominare dei periti per gli accertamenti attesi nelle prossime ore. Secondo l’ipotesi maggiormente battuta dagli inquirenti, il decesso della 39enne sarebbe da addebitare ad una overdose di tranquillanti assunti dopo un abuso di alcol. I conoscenti della vittima tuttavia avrebbero smentito la tesi del suicidio: “non si è suicidata, amava troppo quel bimbo che cercava in ogni modo di tutelare dalla tormentata storia che era seguita alla decisione di interrompere la relazione con il padre”. Dai primi segni raccolti dal medico legale, non ci sarebbero segni di violenza sul suo corpo, ma l’esame tossicologico potrebbe spazzare via ogni dubbio fornendo un quadro dettagliato delle sostanze assunte dalla donna e che potrebbero aver determinato la sua morte.