Roberta Ragusa, ricerche con il metal detector al cimitero di Pisa: possibile svolta nel mistero della mamma di Gello scomparsa. Svanita nel nulla nella notte tra il 13 e il 14 gennaio del 2012, la donna è considerata morta dall’accusa, con il processo che ha visto sul banco degli imputati il marito Antonio Logli, atteso ora dalla Cassazione: sia in primo che in secondo grado è stato condannato a 20 anni di reclusione. Come riportato da Pomeriggio 5, potrebbero esserci importanti novità all’orizzonte: una segnalazione anonima ha segnalato il luogo in cui è sepolta la donna. Alle forze dell’ordine è arrivata una foto di un punto preciso del cimitero di Pisa, a ridosso di un muretto: diciotto uomini e quattro donne hanno rastrellato la stradina. E c’è di più: è stato rinvenuto un oggetto nella zona, non è ancora noto di cosa si tratta e se appartenesse a Roberta o meno.

ANTONIO LOGLI: “IO NON SONO UN ASSASSINO”

Nel corso degli anni gli investigatori hanno battuto ogni pista, dall’omicidio per motivi economici al delitto passionale, e Antonio Logli è stato indicato come unico colpevole. Intervistato recentemente da Quarto Grado, il marito di Roberta aveva commentato: “Ci siamo detti buonanotte, questo è quanto”, ricostruendo la notte della scomparsa; la moglie in cucina a compilare la lista della spesa, mentre lui era al telefono in soffitta con Sara: “Non mi sono separato perché i ragazzi erano piccoli e volevo aspettare, lei inoltre pensava fosse meglio di no. Incalzato? Mi ha incalzato solo una volta, mentre parlavo al telefono: avevo avuto un saluto particolarmente amichevole, ma io la chiusi lì. Lei continuava a dirmi che aveva un’altra. Io non sono un assassino, io non ho ucciso nessuno”. Il figlio aveva poi sottolineato: “Se avessi avuto il minimo dubbio, avrei preso mia sorella e me ne sarei andato”. Ora la possibile svolta: attesi aggiornamenti dalle ricerche.