È ancora Matteo Renzi a tornare sul caso del giorno intercettato dalla giornalista di La7 per “Tagadà”: «Fare, rendere possibile un condono, è una vergogna totale», spiega nel merito del Dl Genova arrivato al Senato dopo che il Governo è andato sotto in Commissione. «Non sono interessato alle dinamiche parlamentari sono interessato soltanto alla battaglia contro il condono, domani interverrò su questo, l’articolo 25 (del dl Genova, quello del condono a Ischia, ndr) va cancellato, perché di abusivismo si muore», rilancia ancora Renzi all’inviata della trasmissione mattutina. Nel merito dell’emergenza del Ponte Morandi (con la demolizione che dovrebbe cominciare il 15 dicembre prossimo, ndr) l’ex premier del Pd sottolinea «Sulla questione del ponte di Genova, sono passati tre mesi, io domani intervengo in aula anche su questo. Il governo grilloleghista ha scelto di fare proclami il giorno del crollo, ha detto ‘basta con la concessione di Autostrade, facciamo la revoca’, tutte cose che non si possono fare. Chi ha letto gli atti sa che non puoi fare la revoca della concessione». (agg. dii Niccolò Magnani)
6 SENATORI DI FORZA ITALIA SI AUTOSOSPENDONO DOPO IL VOTO
Il condono Ischia lascia strascichi non soltanto nel Movimento 5 Stelle ma anche in Forza Italia. Come riferisce Il Fatto Quotidiano, sei senatori si sono auto-sospesi, nonostante sia passato l’emendamento della berlusconiana Urania Papatheu al decreto Genova. Nel dettaglio si tratta di Domenico De Siano, Vincenzo Carbone, Antonio Pentangelo, Paolo Russo,Carlo Sarro e Luigi Cesaro, che fanno sapere: «L’irresponsabile azione di alcuni senatori di Fi in commissione Lavori Pubblici al Senato pone a noi che abbiamo con lealtà e coerenza sostenuto le ragioni dei cittadini di Ischia e della Campania, a partire dall’abusivismo per passare alle vicende degli abbattimenti e dei condoni, la necessità di una approfondita riflessione politica». Sono tutti stati eletti in Campania, la regione che il presidente Silvio Berlusconi ha battuto di più durante la campagna elettorale per le elezioni dello scorso mese di marzo. Quindi la decisione di auto-sospendersi: «Crediamo necessario auto sospenderci per non imbarazzare Forza Italia che pure si è spesa in questa direzione da 15 e passa anni ai massimi livelli persino con il presidente Silvio Berlusconi, che ha ripetutamente espresso sostegno alle nostre ragioni». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
IL COMMENTO DI LUCIANO NOBILI
Governo battuto sul condono di Ischia nel dl Genova, M5s su tutte le furie e Partito Democratico in festa. Numerose le reazioni dem nelle ultime ore, ecco le parole di Luciano Nobili: “In commissione al Senato, grazie all’incessante battaglia del @pdnetwork, è stato bocciato il condono edilizio voluto da #DiMaio ad Ischia. Anche alcuni senatori dissidenti #M5S non ce l’hanno fatta a votare contro quello che hanno sempre professato. L’opposizione c’è e vince”. Questo il tweet di Teresa Bellanova: “Il governo va sotto al Senato sul #condono per Ischia. Una mascalzonata che #Lega e #M5s avevano inserito nel #DecretoGenova senza alcun pudore. É una buona notizia, per tutti i cittadini perbene. #ResistenzaCivile”. Infine, l’opinione dell’ex segretario nazionale Maurizio Martina: “Bene la bocciatura del condono edilizio nel #DecretoGenova in commissione al Senato. Avanti. È un battaglia di buonsenso per l’Italia”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
RENZI RINGRAZIA DISSIDENTI RIBELLI
Matteo Renzi ringrazia pubblicamente con un post sui propri canali social i dissidenti del Movimento 5 Stelle che hanno “condannato” il Governo ad andare sotto in Senato sul nodo del condono Ischia: «Oggi in Commissione il Governo è stato battuto sul #condono edilizio. Voglio dire pubblicamente grazie ai senatori Cinque Stelle che hanno avuto il coraggio di votare contro questa schifezza». Al netto della presa in giro, la situazione interna alla maggioranza è tutt’altro che serena dopo la scelta di De Falco e Nugnes, subito sostenuta dall’altra ribelle Elena Fattori: addirittura il sottosegretario M5s Stefano Buffagni ha poco fa apostrofato i “dissidenti” come traditori del Movimento e dei cittadini, spiegando fuori da Palazzo Chigi «De Falco aveva detto ‘torna a bordo!’. Io gli dico: se non ti trovi, torna a casa. Rimane un genio che si sente troppo genio rispetto al gruppo. Ha votato contro e senza preavviso insieme con Pd e Fi. Noi dobbiamo tenere in piedi i conti del Paese, non quelli della famiglia De Falco». (agg. di Niccolò Magnani)
SALVINI, “SANATORIA GIUSTA PER CHI HA PERSO LA CASA”
Maggioranza gialloverde battuta al senato sul condono Ischia. Due dissidenti del movimento 5 Stelle hanno fatto passare l’emendamento con 23 voti favorevoli contro 22 contrari, facendo esplodere le ira di Di Maio. Sulla vicenda è intervenuto anche il ministro dell’interno, Matteo Salvini, che parlando con il giornalista Giorgio Zanchini, a Radio Anch’io su Rai Radio 1, ha ammesso: «Chi ha avuto la casa distrutta e attendeva da anni che la Regione desse la risposta sulla domanda di sanatoria edilizia, un diritto ce l’ha perchè non può essere il cittadino a pagare per i punti immemori della pubblica amministrazione. Se c’è un diritto che è stato negato si porrà rimedio in Parlamento. Detto questo sull’abusivismo edilizio non ho dubbi che in Italia si sia costruito troppo e male in alcune zone». Il vice presidente del consiglio non intende però entrare nella questione grillina: «Non so, chiedetelo al Movimento 5 stelle». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CONDONO ISCHIA: IRA DI DI MAIO
Il condono Ischia passa in commissione al senato, e il Movimento 5 Stelle subisce un nuovo scossone. L’emendamento è infatti passato con 23 voti favorevoli e 22 contrari, e fra colo che hanno votato “sì” anche il penta stellato Gregorio De Falco, mentre la grillina Paola Nugnes si è astenuta. Due decisioni fondamentali affinché passasse il condono, e per la prima volta l’esecutivo formato da Lega e M5s finisce in minoranza in parlamento. Come riferito dai principali organi di informazione online, durissime le conseguenze per i due dissidenti come ha fatto capire subito dopo il voto il leader Luigi Di Maio: «Il fatto è gravissimo – dice il ministro del lavoro a caldo – che un senatore del Movimento 5 Stelle si sia astenuto e l’altro abbia votato contro». Entrambi i grillini potrebbero venire espulsi dal movimento, e oggi arriverà la decisione finale a riguardo. Nel frattempo, il testo del decreto Genova arriverà oggi a Palazzo Madama, e Di Maio è convinto che alla fine verrà convertito in legge. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
IL MOVIMENTO 5 STELLE FA “SALTARE” IL CONDONO ISCHIA
Maggioranza sotto in un’importante votazione in Parlamento. Il Governo è stato battuto sull’articolo del decreto Urgenze che regola anche il discusso condono edilizio a Ischia. L’ex capitano Gregorio De Falco ha votato contro nonostante l’indicazione a favore da parte del Movimento 5 Stelle, dal quale potrebbe ormai molto presto trovarsi ad essere un fuoriuscito. Per bloccare l’articolo in questione è stato votato un emendamento proposto dalla senatrice di Forza Italia, Urania Papatheu. 23 voti a favoro e 22 contro con De Falco che ha votato assieme all’opposizione, scatenando le ire pentastellate. Decisiva anche l’astensione di un’altra “grillina ribelle”, Paola Nugnes, con l’emendamento che “mira a evitare che si applichino le norme del condono del 1985 perché le sanatorie del 1994 e del 2003 pongono dei limiti molto più restrittivi rispetto a quello del 1985“.
CONDONO ISCHIA: LA MAGGIORANZA VA SOTTO
Interpellato dall’agenzia AdnKronos, De Falco ha spiegato la sua decisione: “L’emendamento in questione è stato presentato da Papatheu di Forza Italia ed era analogo a quello che avevo presentato io”. Per i vertici del Movimento, questa decisione in palese contrasto con le indicazioni dei vertici è un passo indietro molto chiaro: “Vuole farsi cacciare. Questo è il punto: quando uno vota con Forza Italia, ha segnato il suo cammino. Prima, però, dovrà restituire i soldi agli alluvionati”. Queste le opinioni su De Falco trapelate già a Consiglio dei Ministri ancora in corso, e che fanno pensare che potrebbero arrivare presto all’interno del Movimento 5 Stelle delle espulsioni eccellenti: oltre a quella di De Falco, anche quella della stessa Paola Nugnes e di altri esponenti palesemente accusati di “remare contro”, tanto che i vertici pentastellati stanno valutando se sia possibile spostare soggetti da una commissione parlamentare all’altra.