Cambiano le regole per le giornate gratis nei musei italiani, come annunciato mesi fa dal neo Ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli: dal 2019 le giornate “gratuite” aumenteranno fino a diventare in tutto 20 (quest’anno erano 12) con i giovani che potranno avere invece i biglietti scontati a 2 euro ogni qualvolta che accederanno ad un museo nazionale. È lo stesso titolare del Mibac ad annunciare le novità sulla fortunata campagna “iniziata” dal suo predecessore Dario Franceschini, rispondendo ai cronisti oggi all’inaugurazione dell’anno accademico delle Scuole Civiche Milanesi. «Si passerà a 20 giornate gratuite e saranno distribuite in modo diverso rispetto al passato. Alcune giornate verranno decise a livello nazionale, ad esempio la settimana che si chiude il 10 marzo in tutti i musei statali sarà gratuita, dal martedì alla domenica», spiega Bonisoli rivoluzionando le misure valide per il 2017 e il 2018.



IL “DIETROFRONT” DI BONISOLI

In sostanza, non sarà più vigente la regola della prima domenica del mese con musei gratuita come spiega bene ancora il Ministro Bonisoli intercettato da Repubblica: «Alcune giornate “rimarranno gratuite da ottobre a marzo, le altre giornate saranno a disposizione dei singoli direttori. Quindi se Brera vuole mantenere la prima domenica del mese gratuità d’estate io sono contento, e avrà due giornate in più da mettere dove vuole – ha aggiunto il titolare del Ministero -. Se invece un museo ha troppi visitatori che arrivano durante la domenica gratuita, come il Colosseo, potrà mettere un’entrata gratuita magari in una fascia pomeridiana per gestire meglio i flussi». Un parziale dietrofront dopo che appena insediato aveva annunciato di voler abolire le domeniche gratis al museo, sollevando non poche polemiche: le novità invece al momento sembrano soddisfare i direttori dei Musei (ma bisognerà vedere come e in che modo verranno normate queste nuove 20 giornate gratuite), mentre di certo la proposta sullo sconto giovani piacerà alla platea dei visitatori. «Tutti i ragazzi dai 18 ai 25 anni entreranno a 2 euro perché vogliamo incentivare e creare l’abitudine di andare al museo nei ragazzi – conclude Bonisoli – che non hanno grandi mezzi economici, perché vedere una parte del nostro grande patrimonio culturale  può aiutarli a crescere».

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