Procuratore capo di Catanzaro ed esperto di processi contro le mafie al sud: Nicola Gratteri, intervistato oggi a Radio24, la “tocca piano” sul tema più chiacchierato di questi ultimi giorni politici, la prescrizione. Dopo il rinvio di un anno dello stop alla prescrizione dopo il processo di Primo Grado, fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle, Gratteri attacca «In uno Stato civile termini come prescrizione, sanatoria, amnistia, indulto dovrebbero sparire dal vocabolario. Se parliamo ancora di questi espedienti non andremo da nessuna parte». Dalla parte di Bonafede e Di Maio, per niente concorde con i magistrati, gli avvocati penalisti e larga parte del Centrodestra (Lega compresa) che ritiene lo stop alla prescrizione un rischio altissimo di rendere la maggior parte dei processi praticamente “infiniti”: per Gratteri, incalzato dai conduttori di 24Mattina Maria Latella e Oscar Giannino, per risolvere davvero la prescrizione bisogna «informatizzare i processi. Tutte le volte che si pensa di applicare l’informatica al processo penale tutti gridano all’abbassamento delle garanzie dell’imputato e dell’indagato e non è vero come abbiamo dimostrato».
GRATTERI A RADIO24: “SERVE TEMPO PER IL GOVERNO
Il procuratore spiega poi come anche gli avvocati vogliono il giusto processo, «però poi vogliono le notifiche con l’ufficiale giudiziario e così ogni giorno 4mila Carabinieri vanno in giro a fare i messi notificatori». Posizione simile l’ha espressa ieri a Night Tabloid su Rai 2 il magistrato Pier Camillo Davigo, all’esatto opposto di quanto invece afferma da giorni Carlo Nordio sulle pagine di diversi quotidiani: «Sul contenuto di questa riforma si sono espressi in questi giorni autorevoli commentatori. Io mi limito solamente a dire che, se venisse approvata, creerebbe un cortocircuito con l’esecuzione della pena. Mi spiego. Se si blocca la prescrizione del reato poi si deve bloccare anche la prescrizione della pena. Altrimenti si favorisce l’imputato che, dopo essersi fatto condannare, scappa, ben sapendo che trascorsi dieci anni la pena sarà estinta», spiegava solo 4 giorni fa l’ex magistrato di Venezia al portale MilanoPost. Per Nordio sarebbe una “catastrofe” se passasse la norma Di Maio-Bonafede, mentre per Gratteri bisogna comunque tenere un atteggiamento di “fiducia” e “attesa” per la riforma del Governo sul tema giustizia: «Diamo più tempo al Governo. Le macchine dei ministeri e la burocrazia a volte sono infernali per chi non ha esperienza amministrativa. Questo governo deve avere un altro po’ di tempo poi vedremo cosa produrrà».