Una tragedia immane, soltanto così si può definire quanto accaduto alla famiglia Scatena di Paderno di Ponzano, che sabato scorso ha visto andare in frantumi la propria serenità. Tutto è successo in pochi terribili attimi: papà Diego che scende le scale di casa con in braccio il figlio Martino, una ciabatta che si sfila dal piede proprio all’ultimo gradino e provoca la caduta dell’uomo, ma soprattutto l’urto violento del neonato contro lo stipite di una porta. Come riportato da Il Messaggero, i coniugi Diego e Sara hanno subito allertato i vicini per chiedere aiuto, ma è stato evidente fin da subito che le condizioni del piccolo, che oggi avrebbe compiuto due mesi, erano disperate. Il personale sanitario nonostante tutto non si è arreso, e ha tentato di giocarsi un’ultima carta: l’immediato trasporto in elicottero a Padova, centro specializzato nella neurochirurgia neonatale. Anche in questo caso i medici hanno lottato finché è stato possibile, poi hanno dovuto prendere atto dell’impossibilità di sottrarre il piccolo alla morte, dichiarandone il decesso nel tardo pomeriggio. (agg. di Dario D’Angelo)
IL PICCOLO MARTINO AVREBBE COMPIUTO OGGI 2 MESI
Avrebbe compiuto oggi 2 mesi il piccolo Martino, il neonato morto dopo aver sbattuto allo stipite di una morte a causa della banale e allo stesso tempo tragica caduta del papà che lo teneva in braccio, scivolato all’ultimo gradino delle scale di casa per colpa di una ciabatta che gli si è sfilata dal piede. Una ricostruzione dettagliata, quella che papà Diego, maresciallo di origini umbre in forza alla Guardia di Finanza di Treviso, ha fatto agli agenti del posto di polizia dell’ospedale di Padova nonostante lo strazio per la tragedia che sabato mattina ha squarciato la serenità di una splendida famiglia residente a Paderno di Ponzano, in via Roma. Come riportato da Il Messaggero, era stato il fratellino maggiore della coppia, Diego e Sara, un bambino di 4 anni che al momento della tragedia non si trovava in casa, a scegliere il nome per il piccolo Martino, morto troppo presto e senza un perché. (agg. di Dario D’Angelo)
LA TRAGEDIA IN PROVINCIA DI TREVISO
Stava scendendo le scale quando si è consumato il dramma: è caduto causando la morte del figlio che aveva in braccio. Una tragedia riportata stamane da diversi organi di informazione, iniziando dal Messaggero, che vede come vittima un neonato di appena due mesi. Martino, così si chiamava la vittima, era in braccio a papa Diego sabato mattina, quando un banale incidente si è trasformato in una vicenda terribile. Il padre, un maresciallo della Guardia di Finanza di Treviso di origini umbre ma residente a Ponzano (Treviso, Veneto), stava scendendo le scale con in braccio il piccolo, quando all’ultimo gradino ha perso l’equilibrio: cadendo, il figlio è andato a sbattere contro lo stipite di una porta, un trauma violentissimo che non ha lasciato purtroppo scampo allo stesso Martino. Subito sono intervenuti gli uomini del 118, che hanno constato le condizioni gravissime in cui versava il neonato: è stato quindi ricoverato presso il Ca’ Foncello di Treviso, poi trasferito a Padova per tentare il tutto e per tutto, ma sabato sera Martino si è spento.
PADRE CADE DALLE SCALE: MORTO IL NEONATO CHE AVEVA IN BRACCIO
A provocare la caduta dalle scale, un paio di ciabatte: papà Diego ha infatti perso una ciabatta, scivolando, e cadendo a terra con il figlio in braccio. A quel punto il finanziere ha provato a proteggere il piccolo, protendendosi in avanti, ma così facendo ha di fatto provocato la morte dello stesso, facendolo sbattere contro lo stipite. Il neonato non ha pianto, non ha urlato, un segnale terribile che ha fatto subito capire la gravità della situazione. I medici, una volta arrivati sul posto, si sono subito resi conto delle condizioni disperate, hanno cercato il tutto per tutto, l’hanno ricoverato in pronto soccorso per poi trasferirlo in ospedale a Padova, struttura ospedaliera specializzata in neurochirurgia neonatale, ma purtroppo non vi era più nulla da fare. La procura ha aperto un fascicolo, un atto dovuto.