NEW YORK — Si chiamava Paradise, paradiso. Se ne stava ai piedi della meravigliosa Sierra Nevada, a nord di Sacramento con i suoi 26.682 abitanti.
Adesso non c’è più. Il fuoco se l’è portata via. Completamente. Tutto è cominciato giovedì scorso, come non si sa. Siamo a martedì ed il bassissimo grado di umidità, ma soprattutto i venti asciutti ed intensi di questi giorni che battono la zona a più di 100/km all’ora continuano a dar fiato al wildfire più grande di sempre. Una scintilla, chissà come, e adesso un “fuoco selvaggio” che ancora in questo momento implacabilmente si sta mangiando alberi, arbusti e tutto quel che trova lungo il cammino al passo impressionante di 320mila metri quadri al minuto. Vegetazione, case e purtroppo vite.
“Camp fire”, così è stato chiamato questo inferno della California del nord dal nome dell’area in cui si è generato, Camp Creek Road. E’ l’incendio più mortale di sempre nella storia di questo Stato. Ad oggi le vittime sono 42, ma con oltre 100 dispersi si teme che il numero possa diventare ancora più spaventoso. Bisognerà attendere che le fiamme si plachino per capire chi di quei cento sia riuscito a trovar rifugio da qualche parte.
Già, ma quando si placheranno? Ci sono 17 incendi che stanno divorando la California. Anche voi potete vedere i filmati, le fiamme che lambiscono le highways, potete sentire le voci, il pianto, il terrore, le preghiere di chi cerca di sfuggire. Anche voi potete vedere le carcasse delle auto abbandonate da coloro che hanno preferito la fuga a piedi al rischio di trovarsi intrappolati senza scampo nel marasma delle macchine in fuga. Oltre 300mila evacuati, quasi 7mila edifici distrutti, altre 22mila case a rischio con 12mila uomini che lottano giorno e notte contro lo strapotere della natura.
E la natura non conosce buoni o cattivi, ricchi o poveri, giovani o anziani, bianchi o neri. La natura non discrimina. Anche le stars di Hollywood ci vanno di mezzo, anche loro perdono la casa. Attori, cantanti, gente di mondo come le sorelle Kardashian, Orlando Bloom, Miley Cyrus, Neil Young e Lady Gaga che invoca la benedizione di Dio su chi ha perso tutto. Pare proprio che capisca che lei e quei personaggi suoi pari rango se la caveranno, ma per tanti altri la ferita sarà dura da rimarginare ed il pianto amaro da consolare.
Anche il presidente Trump ha parlato, ma come sempre più spesso accade avrebbe fatto meglio a starsene zitto. Ha lamentato una cattiva gestione forestale, scatenando l’ira di chi giorno e notte sta lavorando e rischiando la vita nel tentativo di domare le fiamme. Se anche la cattiva gestione forestale fosse la ragione dei tanti disastrosi incendi che anno dopo anno consumano la California, non era certamente questo il momento di discuterne.
Ma è sempre così quando madre natura ci scuote con violenza, perché trovare un colpevole è molto meno impegnativo che immaginare questo mondo e lavorarci su per il bene di tutti.