Nell’udienza generale del mercoledì Papa Francesco ha approfondito con grande attenzione ed energia il tema della Falsa Testimonianza nella sua catechesi sui Dieci Comandamenti: e il Pontefice ha sottolineato come obbedire al Comandamento “Non dire falsa testimonianza” significhi vivere da veri figli di Dio, secondo i suoi insegnamenti, per essere uomini degni di rispetto e fedeli a sé stessi, senza smentire la propria essenza. “Noi cristiani – ha affermato il Papa – non siamo uomini e donne eccezionali, siamo però figli del Padre celeste che mette nel nostro cuore l’amore per i fratelli. Questa verità è un modo di esistere che si vede in ogni singolo atto. Si vede, perché chi si comporta come vero, o vera, agisce con la verità. La verità è la rivelazione meravigliosa di Dio, del suo volto di Padre. Questa verità corrisponde alla ragione umana ma la supera infinitamente. È resa visibile da chi gli appartiene. Non dire falsa testimonianza vuol dire vivere da figli di Dio, che mai smentisce se stesso, che mai dice bugie. Lasciando emergere in ogni atto la grande verità: che Dio è padre e ci si può fidare di Lui. Da questa grande fiducia nasce il mio essere veritiero e non bugiardo.” (agg. di Fabio Belli)
“AMORE SENZA BUGIE”
Nella consueta Udienza Generale del mercoledì, prosegue la catechesi di Papa Francesco sui Dieci Comandamenti: dopo “non rubare” della settimana scorsa dove il Pontefice aveva tuonato contro la povertà generalizzata, oggi era la volta del “Non dire falsa testimonianza” in cui il Santo Padre ha voluto sottolineare come spesso le parole rischiano di fare più male delle armi. «Non basta essere sinceri e dire la verità», spiega Papa Francesco, visto che spesso veniamo “fregati” dall’assolutizzare il nostro punto di vista o nel rivelare fatti personali o riservati altrui: «Quante chiacchiere distruggono la comunione per inopportunità o mancanza di delicatezza! Anzi: le chiacchiere uccidono e questo lo disse l’apostolo Giacomo nella sua Lettera. Il chiacchierone, la chiacchierona sono gente che uccide: uccide gli altri, perché la lingua uccide come un coltello. State attenti», annuncia a Piazza San Pietro il Santo Padre, non prima di affondare con maggior forza «Un chiacchierone o una chiacchierona è un terrorista, perché con la sua lingua butta la bomba e se ne va, e questa cosa che dice, quella bomba che butta distrugge la fama altrui, e lui se ne va tranquillo. Non dimenticare: chiacchierare è uccidere».
GESÙ MANIFESTA LO SPIRITO DI VERITÀ
Papa Francesco rileggendo i Vangeli illustra come Gesù davanti a Ponzio Pilato gli ricorda di essere venuto al mondo per dare testimonianza alla verità: per farlo lo ha manifestato «con la sua passione e la sua morte. Con quel suo modo di morire, Gesù manifesta il Padre, il suo amore misericordioso e fedele. La verità trova la sua piena realizzazione nella persona stessa di Gesù, nel suo modo di vivere e di morire, frutto della sua relazione con il Padre». Per Papa Francesco, questa esistenza da figli di Dio egli la dona anche oggi a noi, «inviando lo Spirito Santo che è Spirito di verità, che attesta al nostro cuore che Dio è nostro Padre». Ritornando ancora sul concetto di falsa testimonianza, nell’Udienza Generale il Santo Padre spiega come Vivere di comunicazioni non autentiche è uno dei punti di massima gravità perché «impedisce le relazioni» e dunque «impedisce l’amore»: «Dove c’è bugia non c’è amore, non può esserci amore. E quando parliamo di comunicazione fra le persone intendiamo non solo le parole, ma anche i gesti, gli atteggiamenti, perfino i silenzi e le assenze. Una persona parla con tutto quel che è e che fa. Tutti noi siamo in comunicazione, sempre. Tutti noi viviamo comunicando e siamo continuamente in bilico tra la verità e la menzogna».