Scende in campo anche Silvio Berlusconi per la Tav. Il leader di FI si schiera al fianco della Torino-Lione ed è pronto ad opporsi alla riluttanza del M5s: “Forza Italia, da sempre a favore della realizzazione della Tav, ha deciso di raccogliere la protesta dei torinesi e trasformarla in ‘Proposta’, scendendo in piazza sabato prossimo davanti al Municipio di Torino con i nostri amministratori, i nostri militanti, i nostri simpatizzanti”. “Saremo a Torino per esprimere con forza il nostro impegno a difendere e promuovere non solo l’Alta Velocità, ma le infrastrutture del Paese, che costituiscono un fondamentale motore di sviluppo economico per il Piemonte e per l’Italia”, sottolinea l’ex premier. Il Cavaliere ha poi aggiunto, come riportato da Il Giornale: “La battaglia sulla Tav è anche una battaglia simbolica, che vede da una parte quelli come noi che credono nello sviluppo del nostro Paese, nella crescita attraverso gli investimenti e le infrastrutture, in un’integrazione con l’Europa anche dal punto di vista dei collegamenti e delle grandi reti; dall’altra parte ci sono i grillini, con la loro cultura del No, le loro deliranti teorie sulla decrescita, il tentativo di isolare l’Italia politicamente ed anche fisicamente dagli altri Paesi europei”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



IL COMMENTO DI TONINELLI

E’ arrivata la replica del ministro dei Trasporti Danilo Toninelli al presidente di Confindustria Piemonte Fabio Ravanelli, che ieri lo ha accusato di disinformazione sulla Tav Torino-Lione, evidenziando che “sono stati già scavati 25 km di galleria” e “rischiamo di perdere i fondi Ue”. L’esponente del Movimento 5 Stelle, che si è affidato all’analisi costi-benefici per evidenziare la “non utilità” della grande opera che chiama in causa Italia e Francia, ha risposto così: “Nessuna vergogna sul Tav Torino-Lione. Sono orgoglioso del mio sforzo per usare i danari pubblici rispetto a un’opera che, dopo decenni di discussioni, non ha ancora visto scavare un centimetro del tunnel di base”, le sue parole riportate da Tg Com 24. L’Alta Velocità al centro delle polemiche, tra il monito dell’Unione Europea, il pressing di Parigi e la volontà del M5s di non proseguirne la realizzazione. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



IMPRESE: “PESA SU 20% EXPORT”

Non sono poche le imprese, gli industriali e le personalità del mondo commerciale in Piemonte a tuonare contro il Governo, in particolar modo con il M5s, per l’ostinato tentativo di voler bloccare i lavori della Tav Torino-Lione: «Un Paese che vuole crescere apre nuovi cantieri non chiude quelli già aperti. La Tav è urgente in funzione dei traffici verso Francia, Spagna, Portogallo e Belgio. Il traforo del Frejus ormai è assolutamente inadeguato». A parlare è Dario Gallina, il Presidente degli industriali di Torino, che invita i Ministri Toninelli e Di Maio a ripensare alla posizione da tenere sull’opera di Alta Velocità: «venite e visitare il cantiere e capirete», spiega ancora Gallina, a cui si aggiunge Fabio Ravanelli (presidente di Confindustria Piemonte) «la Tav è un’opera fondamentale. Il ministro Toninelli dovrebbe vergognarsi: venga a vedere i cantieri e la smetta di dire che la Tav è una galleria che non c’è». Pesa per circa il 20% dell’export piemontese ma potrebbe essere perno di uno sviluppo economico e industriale molto più ampio e allargato a tutto il Paese: secondo Ravanelli la Commissione Ue ha ragione quando sostiene che «In tutto sono già stati scavati 25 chilometri di galleria. Se non ci muoviamo, rischiamo di perdere i fondi». (agg. di Niccolò Magnani)



COMMISSARIO FOIETTA: “VOGLIONO BLOCCARLA MA NON CEDO”

I manifestanti sì Tav, numerose forze politiche ma non solo: anche Paolo Foietta, commissario per la Torino-Lione, è a favore della grande opera che coinvolge Italia e Francia. Ai microfoni di quotidiano.net, ha commentato: “Se mi sono rassegnato? Mai, fino all’ultimo farò tutto quanto in mio potere per mettere l’esecutivo nella condizione di non fare la scelta sbagliata. La prossima settimana manderò un nuovo dossier che conterrà dati sul flusso del traffico merci verso ovest, dettagli sull’incapacità del tunnel del Frejus di sopportare ulteriori carichi, elenco dei vantaggi per il flusso passeggeri. Non mi incontrano, ma io glielo mando…”. Poi sui costi di un possibile stop: “Abbiamo già scavato 26 chilometri di gallerie e 65 chilometri di sondaggi geognostici. Un miliardo e mezzo è già stato speso e i due terzi sono stati pagati da Ue e Francia. Avranno pieno titolo di chiederci la restituzione delle somme che a causa dell’Italia sono state sprecate. Ci sono poi i 813 milioni di finanziamento vincolato da parte dell’Ue, che perderemmo. E poi ci sono i soldi per mettere in sicurezza i 26 chilometri di tunnel già scavati. E a questo vanno aggiunti i possibili contenziosi da parte delle aziende. E così si arriva facilmente ai 2 miliardi, senza parlare di penali”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

UE: “REALIZZARLA NEI TEMPI O RIDUZIONE FONDI”

Anche l’Unione Europea prende posizione sulla Tav. Come riporta l’Ansa, un portavoce della Commissione Ue ha parlato dopo il summit tra il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli e l’omologa francese: “È importante che tutte le parti facciano sforzi per completare nei tempi, come per tutti i progetti della Connecting Europe Facility se ci sono ritardi nella loro realizzazione questi possono vedere una riduzione dei fondi forniti”. “E’ un progetto importante non solo per Francia e Italia ma per l’intera Ue, speriamo che le parti siano in grado di eseguirla nei tempi previsti”, ha evidenziato il portavoce. Paolo Foietta, dal 2016 commissario governativo per la Tav, ha inoltre sottlineato ai microfoni di Quotidiano.net: “Sulla Tav si va verso una decisione pilotata, con esito già scritto. E sarebbe un serio danno per l’economia e anche per la credibilità del nostro Paese”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

IL COMMENTO DI TRAVAGLIO

La manifestazione di Torino di sabato continua a fare discutere, con la Tav al centro del dibattito. Netta la posizione di Marco Travaglio, con il giornalista de Il Fatto Quotidiano che ha commentato: “Dopo aver sorseggiato i fiumi d’inchiostro versati dai giornaloni sull’oceanica manifestazione Sì Tav di sabato a Torino, che ha visto sfilare nientepopodimenoché un torinese su 35 o un piemontese su 177, una domanda sorge spontanea: cosa sapeva tutta questa brava gente del Tav Torino-Lione? Essendosi informati sui giornaloni che hanno sponsorizzato la Lunga Marcia, era prevedibile che organizzatori e partecipanti ne sapessero pochino, e che quel pochino fosse falso”. Continua Travaglio: “Chi volesse invece raggiungere ad alta velocità Parigi o Lione da Milano o da Torino, può montare sul comodo Tgv, che dalla notte dei tempi percorre rapidamente quella tratta. Ma i nostri eroi strillano contro l’«isolamento dell’Italia» e per il «collegamento con l’Europa», evidentemente ignari dell’esistenza del Tgv da e per la Francia, dei treni veloci da e per la Svizzera e così via”, ribadendo nuovamente che si tratta di “un’opera completamente inutile”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

CHIAMPARINO: “AVANTI ANCHE SENZA GOVERNO”

Tav, il governatore del Piemonte Sergio Chiamparino rilancia: “Pronti a farla senza il governo”. L’Alta Velocità Torino-Lione è al centro delle polemiche, con il Movimento 5 Stelle intenzionato a non proseguire la grande opera in collaborazione con la Francia. E il presidente della Regione Piemonte è pronto “a mettersi in proprio”, come annunciato su Facebook: “Se malauguratamente il Governo dovesse bloccare la TAV, noi siamo pronti – oltre a chiedere al Consiglio Regionale una legge per attuare in tempi rapidissimi un referendum popolare in Piemonte – a lavorare con le Regioni limitrofe per prenderne in carico la realizzazione, ovviamente discutendo la quota dei 10milardi di fiscalità che ogni anno la Regione Piemonte trasferisce allo Stato. Al momento la risposta del Governo è del tutto inadeguata: il Primo Ministro Conte ha confessato di non conoscere ancora il dossier, il ministro Toninelli ha fatto finta di non capire la fretta che gli ha messo la ministra francese ai Trasporti Elisabeth Borne, e poi c’è qualcuno, come di Di Maio, che si limita al bon ton degli inviti”.

LA REPLICA DEL M5S

Continua l’esponente del Partito Democratico: “Salvini, che è quello che conta, dichiara che la TAV è l’unica opera su cui é giusto fare l’analisi costi benefici (che non si farà nel caso i primi fossero superiori ai secondi) dimenticando che in un’opera di portata secolare i costi sono certi, i benefici dipendono da variabili difficilmente quantificabili al momento, e dimenticando anche che di analisi costi benefici sulla TAV ne sono già state fatte sette, di cui due indipendenti commissionate dall’Unione europea”. Ed è immediatamente giunta la replica del gruppo regionale del Movimento 5 Stelle: “Chiamparino e Centrodestra dicano come intendono mettere le mani nelle tasche dei piemontesi per finanziare il TAV”. I pentastellati hanno aggiunto: “Con lo stesso coraggio con cui noi sosteniamo la necessità di bloccare quest’opera, in attesa della costi – benefici, e di usare al meglio le risorse per le vere emergenze dei cittadini: riaprire le ferrovie soppresse dalla vecchia politica, metro 2 di Torino, migliorare i servizi sanitari, risanare le scuole…. Ogni euro speso per il TAV è un euro sottratto al futuro dei piemontesi e delle loro famiglie. A maggior ragione se Chiamparino intende introdurre la tassa sul TAV”.