Una confessione alla quale sono seguite le scuse dello studente, autore dell’assurda aggressione a scapito di una professoressa presa a sediate in una scuola di Vimercate. Come riferisce Il Giorno, il 16enne ha deciso di prendere carta e penna e di scrivere una lettera in cui ammette: “Non volevo ferire nessuno, ho fatto una cosa stupida”. Il ragazzo avrebbe preso la sua decisione dopo un faccia a faccia con i carabinieri i quali hanno sentito tutti gli studenti dell’istituto Floriani e dopo un consiglio di classe aperto dai genitori. L’episodio in classe avvenne lo scorso 29 ottobre quando l’insegnante di storia 55enne fu presa a sediate e colpita a una spalla, con una diagnosi di 5 giorni dopo essere stata visitata e medicata in ospedale. La prof ha già fatto ritorno in classe ma ha anche commentato, parlando con i suoi colleghi: “La spalla è guarita, il cuore no”. Oggi, dunque, l’insegnante conosce anche il nome dell’autore di quella aggressione ai suoi danni, dopo essere rimasto per giorni in silenzio. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
PROF PRESA A SEDIATE: CONFESSA STUDENTE
Una confessione che potrebbe evitargli l’espulsione dall’Istituto Floriani di Vimercate: lo studente che ha preso a sediate la propria professoressa, dunque un gesto isolato e non di tutta la classe come inizialmente si era detto, ha scritto una lettera di scuse, riporta oggi il Corriere della sera, alla docente. Ha taciuto per molti giorni e ha aspettato che l’insegnante tornasse al suo posto dopo la convalescenza per l’attacco subito. Il ragazzo si assume ogni responsabilità e chiede scusa. Venerdì prossimo si terrà il consiglio di classe e si deciderà la sorte, dopo che una prima riunione si era chiusa senza aver preso alcuna decisione.
LA PROF PRESA A SEDIATE: STUDENTE RISCHIA ESPULSIONE
Adesso ci si aspetta qualcosa di concreto: in ballo una lunga sospensione o anche la bocciatura d’ufficio. Ma il giovane rischia anche conseguenze penali, in quanto la professoressa aveva sporto denuncia. Sembra che la donna abbia apprezzato la lettera di scuse e sia intenzionata a ritirare la denuncia. Ma anche gli altri studenti della classe rischiano, per aver coperto il compagno e rifiutato di dire chi avesse lanciato la seggiola, un comportamento gravissimo anche questo. Sabato scorso gli studenti dell’istituto e i loro insegnanti avevano organizzato una manifestazione per le strade della città per ribadire il loro no a questo tipo di comportamenti che ormai sta diventando abituale in molte scuole italiane.