Nuovo agguato a Foggia, avvenuto nel pomeriggio di oggi 15 novembre, dove un uomo di 39 anni è stato freddato mentre percorreva la circonvallazione della città a Nord della Puglia a bordo della sua auto. La vittima, come riporta l’agenzia di stampa Ansa, è Rodolfo Bruno, presunto mafioso appartenente al clan Moretti. L’uomo sarebbe stato raggiunto da diversi colpi di arma da fuoco, esplosi quasi certamente da due o tre killer. Nell’agguato sarebbero stati usati fucili e pistole anche se sul caso sono attualmente in corso i primi accertamenti da parte degli agenti della squadra mobile di Foggia intervenuti prontamente sul luogo dell’omicidio. Secondo le prime informazioni trapelate dal portale Immediato.net, il noto pregiudicato della zona sarebbe stato ucciso nei pressi dell’area di servizio Agip, precisamente sulla Statale 673, alle porte del capoluogo duano. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, al momento dell’agguato Bruno si trovava da solo.
AGGUATO A FOGGIA, CHI E’ LA VITTIMA
Sul luogo dell’agguato registrato nel primo pomeriggiopolizia di oggi a Foggia, oltre agli uomini della Polizia di Stato sono intervenuti anche quelli della Scientifica. Rodolfo Bruno – la vittima -, classe 1979, è ritenuto vicino al clan della Società Foggiana, Moretti-Pellegrino-Lanza. Nel 2014 fu coinvolto nellè’operazione “Criseide” per estorsioni a imprenditori operanti nell’edilizia e nelle rinnovabili ma fu poi assolto. Arrestato nel 2016 per estorsione ai danni dei titolari di un autoparco, l’uomo si era presentato davanti all’attività delle vittime con alcuni personaggi legati alla magia foggiana ed appartenenti al clan dei Sinesi-Francavilla, rivale a quello di cui faceva parte lo stesso Bruno. Un modo, questo, per sottolineare la trasversalità di alcuni soggetti della “Società Foggiana”. Stando alle prime informazioni rese note da FoggiaToday, il delitto si sarebbe registrato direttamente all’interno del bar annesso all’area di servizio Agip lungo la statale 673 alle porte della città foggiana. Al momento procedono senza sosta le indagini appena avviate dagli uomini della questura di Foggia presenti sul luogo e che si stanno occupando di raccogliere le prime testimonianze utili alla ricostruzione della dinamica dell’agguato.