Sarebbe stato un infarto ad uccidere un ex operaio Fiat di 69 anni, ritrovato senza vita nel giardino della sua casa dopo che la moglie ne aveva denunciato la scomparsa. Una volta giunti sul posto, però, i vigili avrebbero fatto una scoperta choc, trovando tra cumuli di rifiuti e sporcizia la moglie della vittima e quattro figli piccoli, questi ultimi subito affidati a strutture specializzate. Un doppio dramma per la donna che oltre alla scomparsa del marito si è vista anche portare via i suoi bambini. E’ così emersa una situazione di grande degrado con i piccoli che non andavano a scuola e che vivevano di stenti, denutriti e con stracci addosso. Il Messaggero riporta le parole del dirigente della polizia locale di Anzio: “I bambini erano costretti a vivere in stanza sudicie e nauseabonde, con rifiuti sparsi ovunque. Di fatto si trattava di un appartamento trasformato in discarica”. Dagli accertamenti medici è emerso che i piccoli sarebbero “in discreto stato di salute anche se denutriti, sudici e con diverse piccoli problemi cutanei dovuti proprio a una vita condotta in luoghi insalubri. Ma quel che è peggio non risulta andassero a scuola”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



“BIMBI NON CURATI NELL’IGIENE”

Nuovi aggiornamenti sul tragico caso di Anzio, con la morte di un operaio di 69 anni che ha fatto scoprire alle forze dell’ordine una condizione di estremo disagio per una famiglia piemontese, con i 4 figli che vivevano tra i rifiuti. Ivicini di casa hanno chiesto più volte di intervenire, con la redazione di Storie Italiane che ha contattato alcuni di loro: “Io mi faccio i fatti miei, sentivo gli strilli dei bambini”. Le bimbe? Non erano denutrite, magari non erano curate nell’igiene”. Questo il commento di un altro vicino di casa: “Non abbiamo mai visto i bambini nel cortile, li ho visti qualche volta che andavano a fare la spesa con la madre. Non erano curati nell’aspetto. Lei è stata sempre una persona molto riservata, non ha mai risposto ai saluti”. Intervenuto in diretta, il capo dei Vigili di Anzio ha precisato: “Questo quartiere spesso ospita famiglie per le vacanze estive, questa famiglia abitava qui da tre mesi in modo normale. Non siamo mai entrati in casa, ma abbiamo fatto una sanzione per l’esterno: all’interno dell’abitazione non siamo potuti entrare perché non fa parte dei controlli”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



BIMBI AFFIDATI A STRUTTURE

Una situazione drammatica quanto surreale, quella che si è registrata ad Anzio, in una casa all’interno della quale era segregata una donna e i suoi quattro figli letteralmente segregati tra i rifiuti. La scoperta solo in seguito alla morte per cause naturali di un uomo di 69 anni, dopo che la stessa moglie ne aveva denunciato la scomparsa. Al loro arrivo i vigili hanno trovato una situazione davvero incredibile: l’uomo era accasciato sul tavolino in giardino ed intorno a lui rifiuti di ogni genere. All’interno della casa solo sporcizia e condizioni drammatiche nelle quali la moglie e i suoi quattro figli tra i 7 ed i 9 anni sono stati trovati con stracci addosso al posto dei normali abiti. Solo poche settimane fa la coppia era stata sanzionata per la presenza di cumuli di rifiuti ammassati nel giardino di casa. La moglie 35enne non vedendo rincasare il marito ne aveva denunciato la sparizione. Ora, come spiega Il Quotidiano del Lazio, i bimbi sono stati affidati dal Tribunale a strutture specializzate. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



CASA DELL’ORRORE ALLE PORTE DI ROMA

Quattro bimbi segregati in quella che è già stata ribattezzata la casa dell’orrore. Questa la scena che si è palesata alla polizia municipale di Anzio (provincia di Roma), nelle scorse ore. La madre dei quattro piccoli aveva avvisato la polizia perché non trovata più il marito, non accorgendosi però che lo stesso era morto nel giardino di casa, colpito molto probabilmente da un infarto. E’ una storia di degrado e povertà, dove quattro piccoli tutti di età fra i 7 e i 9 anni, vivevano in uno stato di abbandono totale, fra sporcizia ed escrementi, denutriti e sporchi. Subito sono intervenuti gli assistenti sociali, che dopo aver visitato gli stessi bambini, li hanno trasferiti in apposite strutture. La madre, 35 anni, dovrà rispondere di gravi accuse, anche se la donna, stando alle prime indiscrezioni emerse, è apparsa anch’essa una vittima, succube del marito deceduto in giardino. Notizie che purtroppo sembrano provenire da paesi lontani, ma che invece raccontano realtà a pochi chilometri da noi. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

QUATTRO BIMBI SEGREGATI IN CASA FRA ESCREMENTI E SPORCIZIA

Quattro bimbi di età compresa fra i 7 e i 9 anni, erano stati segregati in casa dai genitori, costretti a vivere fra rifiuti, escrementi e sporcizia. Una storia di degrado, povertà e abbandono, scoperta nelle scorse ore dai vigili urbani ad Anzio, in provincia di Roma. Le forze dell’ordine, come riporta l’edizione online di TgCom24.it, sono intervenute a seguito della segnalazione di una donna che denunciava la scomparsa del marito 69enne. Una volta arrivati presso l’abitazione, l’uomo è stato rinvenuto nel giardino della stessa casa senza vita, morto forse a seguito di un malore, e all’interno dell’appartamento, quattro bambini costretti a vivere in condizioni indecenti. La vittima, un ex operaio della Fiat, era stata curata due giorni prima per via di alcune difficoltà respiratorie, rifiutando però il ricovero.

ANZIO, BIMBI SEGREGATI IN CASA

L’appartamento in cui viveva la famiglia era una sorta di discarica, con locali sudici, rifiuti sparsi ovunque e un odore nauseabondo. La cosa più grave è che al suo interno vivevano quattro bambini, tutti nati fra il 2009 e il 2011: immediato l’intervento dei servizi sociali che hanno deciso di affidare i quattro piccoli a delle strutture esterne. I bambini sono stati visitati e sono apparsi in discrete condizioni di salute, anche se denutriti, sporchi e con problemi alla pelle derivanti proprio dalle scarse condizioni igienico-sanitarie in cui vivevano. La madre, una donna di soli 35 anni, è apparsa anche lei vittima di questa situazione di degrado, incapace forse di reagire al marito. Qualche mese fa quell’abitazione era già stata segnalata da alcuni vicini di casa, che lamentavano la presenza di rifiuti nel giardino: i vigili urbani erano intervenuti per sanzionare i proprietari, ma senza recarsi all’interno della casa, non sapendo che l’esterno potesse rispecchiare l’interno. Una situazione di degrado molto simile a quanto accaduto soltanto pochi giorni fa a Livigno, dove un bambino di 5 anni è stato trovato solo in casa con 10 cani.