Un’ostetrica no vax in servizio presso l’ospedale di Macerata è stata licenziata dopo aver rifiutato più volte di vaccinarsi. Un provvedimento resosi inevitabile in ragione della delicata professione della donna, il cui mancato vaccino avrebbe potuto mettere a repentaglio le condizioni di salute delle sue pazienti e dei loro figli portati in grembo. A riportare la vicenda è Il Corriere Adriatico, sottolineando come l’ostetrica abbia opposto nettamente il proprio rifiuto al vaccino nonostante si trattasse di una condizione richiesta per esercitare il lavoro. Da qui la decisione da parte del direttore dell’Area Vasta 3 di firmare la determina per il licenziamento per giusta causa e senza preavviso dell’ostetrica. Si dovrebbe trattare del primo caso in Italia di applicazione di questa normativa: un episodio dunque destinato a fare giurisprudenza.
OSTETRICA RIFIUTA DI VACCINARSI: LICENZIATA PER GIUSTA CAUSA
A motivare il licenziamento per giusta causa dell’ostetrica che ha rifiutato di vaccinarsi è stato il direttore generale dell’Area Vasta 3, Alessandro Maccioni, che all’ANSA ha dichiarato:”Dispiace che sia andata a finire così, né io né i miei collaboratori siano contenti quando si firma un provvedimento del genere ma la storia andava avanti da mesi, più volte ci sono stati incontri e colloqui“. Maccioni ha lasciato intendere di aver fatto di tutto per scongiurare la decisione più drastica, ma il licenziamento si è reso pressoché inevitabile nonostante un’ultima proroga: “La determina doveva essere firmata un mese fa, poi abbiamo deciso di aspettare altri 20 giorni”. A sostegno della propria scelta, il direttore generale dell’AV ha citato una serie di norme nazionali e regionali alla base dell’obbligo per 10 tipologie di vaccini per operatori sanitari in determinati reparti, tra cui proprio quello Ostetricia Ginecologia.