Si inasprice la polemica tra Lega e Movimento 5 Stelle sul caso rifiuti, un’altra esponente grillina si scaglia contro Matteo Salvini. Le dichiarazioni del segretario federale del Carroccio non sono passate inosservate alla senatrice Vilma Moronese, presidente della Commissione Territorio, Ambiente e Beni Territoriali al Senato: “Lui è andato a Napoli per il comitato sull’ordine pubblico e la sicurezza, che compete al suo ministero: Salvini non ha particolare competenza in campo ambientale, che invece spetta al ministro Costa, né credo che conosca la reale situazione e la storia dei rifiuti in Campania”. Prosegue l’esponente pentastellata ai microfoni di Radio 24: “I problemi sui rifiuti sono essenzialmente due, ovvero lo smaltimento illecito e l’incendio degli impianti. Il problema non è la mancanza di impianti, ma gli incendi provocati su questi impianti che in Campania sorgono come funghi”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



GIULIA GRILLO: “NESSUN PASSO INDIETRO SULLA SALUTE”

Si accende lo scontro tra Movimento 5 Stelle e Lega sul tema rifiuti. Le parole di Salvini hanno trovato la replica di numerosi esponenti pentastellati, pochi minuti fa è giunta anche quella del ministro della Salute Giulia Grillo: “Inceneritori nella Terra dei Fuochi che ha il record di tumori e leucemie infantili? No grazie! Bruciare i rifiuti porta un inquinamento insostenibile! I nostri bambini hanno diritto a un futuro diverso. Nessun passo indietro sulla salute e sull’ambiente”. Intervistato da La Notizia Giornale, il sottosegretario all’Ambiente Salvatore Micillo ha tenuto a precisare a proposito dei termovalorizzatori: “Basta prendere il Contratto di Governo. Lì sono sono previste fiscalità premianti per la raccolta differenziata e recupero di materia. Senza dimenticare l’estensione della raccolta domiciliare con tariffa puntuale, centri di riparazione e riuso dei beni riutilizzati”.(Aggiornamento di Massimo Balsamo)



LEZZI: “NON SERVONO NUOVI IMPIANTI”

Prosegue lo scontro a distanza fra la Lega e il Movimento 5 Stelle, in merito alla gestione dei rifiuti di Napoli e della Campania. Le vedute dei due poli opposti dello stesso governo sono decisamente differenti, con il Carroccio, spinto dal leader Salvini (recentemente in visita proprio presso il capoluogo campano), che “sponsorizza” nuovi inceneritori per superare l’emergenza, mentre i grillini la pensano diversamente, convinti che gli impianti presenti sul territorio bastino, e che serva altro per risolvere la questione. Nella querelle a distanza fra il ministro dell’interno, Salvini, e il presidente della camera, Roberto Fico, si è inserito anche il ministro per il sud, Barbara Lezzi, che a riguardo ha ammesso: «Nuovi inceneritori in Campania? Non c’è nessun margine di trattativa. Non c’è assolutamente bisogno di nuovi termovalorizzatori. I termovalorizzatori sono il passato, non un investimento che guarda al futuro. Sui rifiuti si è fatta tantissima ricerca e noi dobbiamo partire da lì, da una visione virtuosa dell’ambiente che possa finalmente apportare del benessere alla salute dei cittadini». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



FICO: “ALTRI INCENERITORI? MAI”

“Da Salvini uno schiaffo a Napoli e alla Campania”: il presidente della Camera Roberto Fico, citato come guida di un fronte anti-Lega, mette nel mirino il ministro dell’interno sul tema rifiuti. Un nuovo botta e risposta, dunque, con il segretario federale del Carroccio che pochi minuti fa ha replicato su Facebook: “La percentuale di raccolta differenziata in Campania è di quasi 20 punti inferiore rispetto alle altre regioni italiane. Non solo: nel 2016 la regione ha esportato in Italia e in Europa 300MILA tonnellate di rifiuti con una spesa per decine di milioni di euro. Da anni non ci sono interventi”. Prosegue il capo del Viminale: “Mi chiedo: qual è la soluzione per tutelare la salute dei campani, che peraltro pagano la tassa per i rifiuti? In Lombardia ci sono ben 13 termovalorizzatori che non inquinano ma producono energia e ricchezza: chi dice sempre e solo dei “No” provoca roghi tossici e malattie”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

FICO: “ALTRI INCENERITORI? MAI”

Scontro sui rifiuti tra Lega e M5s. Nelle scorse ore sul tema è intervenuto anche il presidente della Camera Roberto Fico: “Riduzione, riuso, recupero, riciclo: sono queste le parole che devono essere usate quando si parla di gestione e smaltimento dei rifiuti. Se si vuole, cioè, guardare al futuro e non riprendere dal passato le peggiori ricette della vecchia politica. Già la parola “inceneritore” non dovrebbe essere più utilizzata. Rappresenta una tecnologia obsoleta e dannosa, protagonista in un passato che va superato. Parlare addirittura di cinque inceneritori in Campania, uno per provincia, significa essere nostalgici dei fallimenti del passato”. Prosegue l’esponente del Movimento 5 Stelle su Facebook: “Ma significa anche non conoscere un territorio, la sua storia, le sue sofferenze e le battaglie portate avanti per preservare ambiente e salute delle persone. Sui rifiuti occorre fare passi in avanti, non indietro, con pratiche e sistemi nuovi. Oggi un’emergenza c’è in Campania: quella degli incendi negli impianti ed è lì che il Viminale ha una responsabilità importante che sono certo saprà fronteggiare molto meglio di come ha fatto finora”. E Fico ha ribadito: “Ve lo assicuro, non si farà neanche un inceneritore in più ma molti più impianti di compostaggio per la frazione umida dei rifiuti solidi urbani, più differenziata e più impianti di trattamento meccanico manuale dove si ricicla il tutto”, riporta l’Ansa. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

IL COMMENTO DEL MINISTRO COSTA

Matteo Salvini e Luigi Di Maio, scontro sui termovalorizzatori e sui rifiuti: interviene anche il ministro dell’ambiente Sergio Costa. Ecco la nota diramata dal ministero: “Stiamo lavorando ogni giorno per portare l’Italia, e non solo la Terra dei Fuochi, fuori dall’ormai cronico ritardo nella gestione del ciclo dei rifiuti. Stiamo completamente ribaltando il paradigma economico, come anche prescritto nel contratto di governo. E’ l’impegno quotidiano del Ministero dell’Ambiente. Riduzione, riuso, recupero, riciclo, sono le quattro R che devono diventare un mantra per tutti. I rifiuti possono essere una risorsa: per l’ambiente e per l’economia. Chi non è in sintonia con queste direttrici vive in un’epoca passata. E’ per questo che abbiamo creato una competenza apposita sull’economia circolare, è per questo che stiamo scrivendo le norme per regolamentare l’end of waste. Non possiamo permetterci di bruciare risorse economiche, e anche posti di lavoro, creando danni ambientali e alla salute”. E sottolinea Costa: “Come tantissimi imprenditori del settore hanno sottolineato, questa gestione virtuosa dei rifiuti è il futuro. Quando arriva l’inceneritore, o termovalorizzatore, il ciclo dei rifiuti è fallito”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

SALVINI REPLICA A DI MAIO

Tensione che regna sovrana al governo. Ora anche i rifiuti son diventati oggetto di dibattito tra Lega e Movimento 5 Stelle, con le parole di Matteo Salvini da Napoli sulla Terra dei Fuochi che non sono passate inosservate al collega vice premier Luigi Di Maio. Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico ha attaccato frontalmente il capo del Viminale, che ha replicato: “Nel contratto di governo si parla di soluzione al problema dei rifiuti che o spariscono o evaporano o li mangiamo o li valorizziamo o li inceneriamo o li mettiamo in discarica. Quando acerra si ferma per la manutenzione a gennaio, io voglio che ci sia una soluzione per i napoletani e per i campani. Io sono per costruire e non per i ‘no’ perchè con i no non si va da nessuna parte”, le sue parole riportate dai colleghi di Repubblica. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

SALVINI: “RUSPE ARRIVERANNO ANCHE QUI”

Il ministro dell’interno, Matteo Salvini, era presente quest’oggi a Napoli per il secondo comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, tenutosi in prefettura. Al di là degli scontri con gli antagonisti dei centri sociali, di cui potete leggere tutto qui sotto, e di cui troverete un video a fondo pagina, l’esponente del governo si è intrattenuto con i giornalisti presenti, spiegando che dopo lo sgombero del Baobab di Roma «le ruspe arriveranno anche a Napoli per procedere ad altri interventi sugli stabili occupati nella città». Inoltre, per avere ancora maggiore sicurezza, il vicepremier ha annunciato: «106 vigili urbani in più e impianti di videosorveglianza». Ma molte altre cose “salva-Napoli” verranno fatte: «C’è la norma rottama-motorini – prosegue Salvini – nel decreto sicurezza e c’è un cronoprogramma di sgomberi dei palazzi occupati tra Napoli e provincia, in primis quelli pericolanti e quelli occupati dalla camorra. Quindi sgomberi dettati da criteri oggettivi non dettati da antipatia o simpatia del ministro». Si cercherà anche di contenere la baby criminalità, un fenomeno dilagante in quel del capoluogo campano: «Dal tribunale dei minori sono arrivate richieste per riconoscere nuovo reati. per esempio per porto di coltelli. C’è un tasso di dispersione scolastica che sfocia in criminalità. Prima ci si accorgeva di questo a fine anno, ora invece suona l’alert dopo 5 o 6 giorni. E in testa a tutto c’è il tema formazione e lavoro». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

SALVINI A NAPOLI: SCONTRO CON DI MAIO SULLA TERRA DEI FUOCHI

“Sono preoccupato per la situazione Terra dei fuochi. Tra qualche mese si rischia un’emergenza sociale, ambientale e sanitaria di livello mondiali. Gli amministratori non hanno fatto niente in questi anni, a cominciare dai regionali che non hanno provveduto alla programmazione. Chiederò il commissariamento degli Ato. Serve un termovalorizzatore per ogni provincia”, queste le parole di Salvini riportate da Caserta Ce che hanno innescato un nuovo scontro Luigi Di Maio, leader M5s. Le parole del ministro dell’Interno, oggi in visita a Napoli, non sono passate inosservato al ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico: “Quando si viene in Campania e si parla di terra dei fuochi si dovrebbero tener presenti la storia e le difficoltà di questo popolo. La terra dei fuochi è un disastro legato ai rifiuti industriali (provenienti da tutta Italia) non a quelli domestici. Quindi gli inceneritori non c’entrano una beneamata ceppa e tra l’altro non sono nel contratto di Governo. Lotta alla contraffazione, contrasto alle organizzazioni criminali, video-sorveglianza del territorio, bonifiche ed economia circolare. Tutte cose che sono nel contratto e che stiamo affrontando con il Ministero dell’Ambiente di questo Governo”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

SALVINI A NAPOLI, TENSIONE

Non è una novità che Matteo Salvini venga contestato a Napoli: dopo il passato di dure dichiarazioni contro il popolo napoletano, al leghista è stata “giurata” vendetta che ogni singola volta che mette piede nella città viene “ricordata” da centri sociali, opposizioni e spesso anche dallo stesso sindaco Luigi de Magistris. Ora Salvini è il Ministro degli Interni e negli ultimi due mesi quella di oggi è la seconda volta che viene convocata una riunione alla Prefettura di Napoli con presente il titolare del Viminale: risultato? Scontri con i centri sociali, ovvio. Nella Galleria Umberto I, a pochissima distanza dalla Prefettura dove è in corso il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal Ministro, una ventina di ragazzi del centro “Insurgencia” ha cercato di forzare il posto di blocco della Polizia arrivando così allo scontro inevitabile. Nelle cariche di alleggerimento delle forze dell’ordine, in tenuta antisommossa, è rimasto ferito un 15enne colpito da una manganellata ad un sopracciglio: immediato il soccorso e anche lo sgomento per la presenza di ragazzi così piccoli in un gruppo di contestazione al Ministro dell’Interno.

CENTRI SOCIALI CONTRO SALVINI: “FUORI DA NAPOLI”

Poco prima della carica contro la polizia, i partecipanti avevano inscenato una “lezione” contro Salvini per fare il verso alle recenti ospitate del Ministro in tv: «Salvini alla lavagna a lezione con Insurgencia» si leggeva nello striscione dei manifestanti che hanno di nuovo criticato la Lega e il Governo di essere dei «razzisti infami che non meritano di venire nella nostra città». Non solo, spiega al Fatto Quotidiano uno dei giovanissimi manifestanti, «Per noi sicurezza vuol dire prima di tutto che non dobbiamo più morire di tumore in Campania per i rifiuti speciali che le aziende del nord continuano da anni a sversare nella nostra Regione». Nuovi scontri sono stati “promessi” dopo l’uscita di Salvini dalla prefettura, con il corteo di studenti e centri sociali che arriverà in Piazza Garibaldi al grido «alla vostra sicurezza Napoli si ribella». Le prime parole invece rilasciate dal Ministro durante la conferenza stampa post-riunione ribadiscono l’impegno della sicurezza contro l’illegalità e la criminalità diffusa a Napoli: «100 nuovi agenti di Polizia locale, impianti di videosorveglianza, norma “rottama motorini”, programma di sgomberi di stabili pericolanti e di case popolari occupate gestite dalla camorra, lotta agli spacciatori e tante altre iniziative consentite dal #DecretoSalvini».