Abusi su un alunno di una scuola elementare, ripetuti ogni volta che il piccolo si recava in bagno. Questa la gravissima accusa a carico di un bidello di 63 anni finito in manette dopo la denuncia della madre della vittima. Una vicenda che crea sconcerto, quella riportata oggi dal Corriere della Sera nella sua edizione online e che racconta l’ennesimo presunto caso di violenza sessuale su un minore. Teatro dell’ennesima violenza, una scuola primaria di Qualiano, in provincia di Napoli, frequentata dal piccolo alunno. Secondo quanto contenuto nella denuncia presentata dalla madre e che ha così portato all’arresto dell’uomo, gli abusi da parte del collaboratore scolastico si consumavano ogni volta che il bambino andava in bagno a scuola. A seguirlo, nella maggior parte dei casi c’era proprio il bidello il quale una volta certo di non essere visto da occhi indiscreti, nel bagno approfittava per “toccare” il bambino.



ABUSI SU UN ALUNNO: INDAGINI DOPO DENUNCIA DELLA MADRE

Avrebbe commesso ripetutamente abusi sessuali su un alunno nei bagni della scuola in cui lavorava e per questo un bidello di 63 anni è stato arrestato nell’hinterland a Nord di Napoli. Dalla denuncia della madre della vittima, preoccupata per il comportamento del figlio è partita l’indagine che ha confermato come le violenze fossero ripetute nel tempo. Dopo un doveroso accertamento, le forze dell’ordine hanno provveduto all’arresto del bidello. Quello avvenuto nel Napoletano ricorda molto un altro caso emerso nei mesi scorsi e con protagonista sempre un bidello accusato di stupro su un bimboviolen di appena 4 anni. Le violenze, anche in quel caso, si erano consumate nei bagni dell’asilo ed a far partire le indagini era stata la madre della piccola vittima. Tutto ciò avveniva a Reggio Emilia, a chilometri di distanza dall’ultimo episodio che segna l’ennesimo arresto per presunti abusi su minori.

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