Emergono importanti aggiornamenti sulla tragedia di Aymavilles, dove ieri l’infermiera Marisa Charrere ha ucciso i suoi due figli Nissen e Vivien con una iniezione letale prima di togliersi la vita. Una vendetta programmata come riporta Tg Com 24, con le due brevi lettere lasciate al marito che spiegano il perché: “Mi hai tolto il sorriso e ora io lo tolgo a te. Adesso soffri tu”. Infelicità e sofferenza che, dopo l’estremo gesto, riguardano “sia me che te”, ha continuato la quarantottenne. Secondo fonti investigative, la donna avrebbe prima addormentato i bimbi con un sedativo, per poi praticare loro l’iniezione letale con i farmaci presi dal suo posto di lavoro. “Di’ a tutti che i bimbi sono morti per colpa del gas”, ha lasciato scritto l’infermiera, almeno in riferimento agli altri residenti del piccolo paesino aostano. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
MOVENTE IGNOTO?
Oggi prende il via l’autopsia sui corpi di Marisa Charrere e dei suoi due figli, uccisi nella casa di Aymavilles con una iniezione letale prima di togliersi la vita. Come sottolineato dall’Ansa, l’incarico è stato affidato ieri dal sostituto procuratore di Aosta Carlo Introvigne al medico legale Mirella Gherardi e al radiologo Davide Machado, con gli inquirenti al lavoro per chiarire il movente dell’estremo gesto: come vi abbiamo raccontato, sono state rinvenute due lettere di addio sul tavolo soggiorno e l’infermiera ha parlato del suo disagio. Indirizzate entrambe al marito Osvaldo, le due lettere contengono le stesse parole ma con un’impaginazione diversa: un veloce confronto calligrafico con altri scritti ha confermato che è stata Marisa ha scriverle, sottolinea il Corriere della Sera. “Non ce la faccio più”, il grido di disperazione di Marisa, ma sembra che dietro l’omicidio-suicidio ci siano dei dissidi familiari. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
ALLA BASE DEL GESTO I DISSIDI CON IL MARITO?
Alla base del tragico gesto della mamma di Aymavilles, Aosta, che ha ucciso i due figli per poi togliersi la vita, potrebbero esservi dei dissidi famigliari. Lo scrive quest’oggi Il Corriere della Sera, sottolineando come una delle due lettere lasciate da Marisa, la mamma killer, fosse destinata ad Osvaldo Empereur, il marito nonché padre dei suoi due figli uccisi. “Non ce la faccio più”, scrive la donna, forse riferendosi ad un rapporto ormai logoro, o forse, come pensano molti, ad una depressione sempre più affamata, che stava logorando poco a poco la 48enne infermeria aostana. A scoprire i corpi dei due piccoli di 7 e 9 e anni, e della donna, è stato proprio Osvaldo, che ha iniziato ad urlare, svegliando il vicinato «Marisa, ha ammazzato i bambini – gridava – e si è ammazzata lei». Subito dopo ha avuto una crisi di nervi e attualmente si trova ricoverato presso l’ospedale di Aosta, reparto psichiatria. Fra 60 giorni sono attesi gli esiti delle autopsie. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
AOSTA: IL DRAMMA DI AYMAVILLES
Potrebbe aver premeditato tutto Marisa Charrere, l’infermiera 48enne che oggi ad Aymavilles, piccola comunità in provincia di Aosta, ha commesso una vera e propria strage familiare, uccidendo i suoi due piccoli figli di 7 e 9 anni con un’iniezione di farmaci e poi togliendosi la vita. Secondo quanto riferito dall’inviata della trasmissione Pomeriggio 5, infatti, pare che in casa non sarebbero stati trovati medicinali, il segnale che la donna avesse con sé le siringhe con all’interno il mix letale pronte per essere usate. Il paese naturalmente è sotto choc poichè nessuno avrebbe mai potuto immaginare un dramma così grande in una famiglia considerata tranquilla ed agiata. Sotto choc anche i colleghi della cardiologia che conoscevano molto bene l’infermiera considerandola da sempre un’ottima professionista, attenta ai bisogni dei suoi pazienti e molto scrupolosa. Una umanità che, come riporta Aostasera, si estendeva anche ai suoi figli portandola ad essere considerata da tutti un’ottima infermiera ma soprattutto un’ottima madre. “Abbiamo lavorato fianco a fianco con lei fino all’ultimo turno e ancora in quest’occasione abbiamo apprezzato la professionista di sempre e la mamma di sempre, perché, anche l’ultima notte che ha passato in ospedale ha lavorato da “ottima infermiera” e ha parlato dei suoi figli da “ottima mamma””, sono le parole dei colleghi di Marina del reparto di Cardiologia dell’ospedale di Aosta. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
DUE LETTERE D’ADDIO: “NON CE LA FACCIO PIÙ”
Aymavilles, piccolo centro di 2100 persone a pochi km da Aosta, è ancora sotto choc per il dramma familiare che ha visto protagonista Marisa Charrere, 48enne infermiera professionista che ha ucciso i due figli di 7 e 9 anni prima di togliersi a sua volta la vita, in tutti e 3 i casi utilizzando un’iniezione di farmaci risultata letale. Nelle due lettere d’addio ritrovate in casa dai carabinieri, come riportato da La Vita in Diretta, sarebbero state riscontrate espressione di costernazione, di sofferenza e solitudine, con un significativo virgolettato trapelato da fonti investigative, un “non ce la faccio più” che potrebbe essere conferma dello stato di depressione della donna. La signora stando al vicesindaco di Aymavilles aveva un “carattere un po’ chiuso” ma nessuno poteva immaginare qualcosa di simile. Nei racconti della gente emergono poi due episodi tragici che potrebbero aver influito negativamente su tutta l’esistenza della mamma killer, Marisa Charrere: la perdita prematura del papà, morto in incidente, e di un fratello morto nel 2000 sulla strada che porta a Cogne. (agg. di Dario D’Angelo)
MARITO DELLA DONNA RICOVERATO PER LO SHOCK
“Non ce la faccio più”. Così ha scritto la mamma di Aymavilles su due biglietti lasciati per giustificare il doppio tremendo gesto appena compiuto: l’assassinio dei suoi due figli, e il successivo suicidio. I figli sono stati trovati vestiti normalmente su un divano letto dello studio di casa, al piano inferiore. La donna, invece, era riversa a terra in soggiorno. A scoprire i tre corpi senza vita, il padre dei due bambini nonché marito di Marisa Charrere, Osvaldo Empeurer, che dopo aver chiamato l’ambulanza e le forze dell’ordine, è andato in shock, ed ora si trova ricoverato presso il reparto di psichiatria dell’ospedale dove lavorava la moglie. Profonda commozione nella scuola primaria di Aymavilles, dove i due banchi di solito occupati da Nissen e Vivien, oggi erano vuoti. Lacrime agli occhi per i piccoli compagni di classe, ma anche per gli insegnanti, senza parole davanti ai giornalisti. La famiglia era molto conosciuta in paese, anche perché risiedeva da sempre ad Aymavilles e i due figli erano iscritti allo sci club. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
AYMAVILLES: MADRE UCCIDE I DUE FIGLI
Ad Aymavilles non si parlerà d’altro per un bel po’. Una madre, Marisa Charrere, infermiera 48enne, ha ucciso i suoi due bambini, Nissen di 7 anni, e Vivien di 9, facendo loro un’iniezione letale. Dopo di che si è suicidata, salutando per sempre il mondo. L’edizione online del quotidiano Repubblica ha fornito qualche dettaglio in più sulla vicenda, a cominciare dal fatto che la madre killer abbia prima sedato i propri figli, somministrando loro qualche medicinale, per poi ucciderli con una iniezione letale contenente potassio, la stessa sostanza che viene utilizzata negli Stati Uniti per giustiziare i condannati a morte, e che Marisa avrebbe sottratto presso l’ospedale Parini di Aosta dove lavorava. Una lucida follia quindi, con la mamma che aveva programmato tutti i dettagli del suo addio, e avrebbe dovuto farlo assieme ai due figli. I due bambini sono stati trovati nei loro letti, mentre la donna, che si sarebbe a sua volta uccisa con una terza iniezione, è stata trovata in soggiorno, con il corpo riverso a terra. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SCONVOLTA LA COMUNITA’ DI AYMAVILLES
E’ sconvolta la comunità di Aymavilles, piccolo paese nei pressi di Aosta, dopo la tragica notizia delle ultime ore: una madre ha ucciso i suoi due figli per poi togliersi la vita. «E’ una tragedia troppo, ma troppo grande – le parole di Loredana Petey, il sindaco di Aymavilles, riportate da RaiNews.it – c’è solo tanto dolore». Il primo cittadino aostano ha aggiunto: «E’ difficile da accettare e da elaborare quanto è accaduto, non ho parole, c’è solo tanto dolore, adesso tutta la comunità deve stringersi intorno a questa famiglia, perché hanno bisogno di tutti noi, questo è l’invito che faccio alla mia comunità». Sulla vicenda sono intervenuti anche i vicini di casa della famiglia, e la loro testimonianza è agghiacciante: «Poco prima della mezzanotte – le parole di Rita, madre di Simone Reitano, dirimpettaio della famiglia Empeurer – ho sentito un rumore di sedie, poi delle urla. Quindi il silenzio. Pensavo che giocassero, chi avrebbe mai immaginato quello che stava succedendo. Osvaldo è rientrato a casa poco più tardi». Poi Rita ha aggiunto: «Osvaldo, il marito, dopo essere entrato in casa, ha visto la scena e poi è uscito. Mi ha detto ‘Marisa, Marisa ha ammazzato i figli e si è ammazzata lei!’ Non riuscivano a portarlo via». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ULTERIORI DETTAGLI
Qualche piccolo dettaglio in più in merito alla tragedia di Aosta, dove una donna ha ucciso i propri figli di 7 e 9 anni, per poi togliersi a sua volta la vita. L’episodio è avvenuto precisamente ad Aymavilles, un paesino che fino a poche ore fa in pochi conoscevano, e che per forza di cose si è svegliato sconvolto. Un duplice omicidio che ha ricordato tra l’altro il famoso delitto di Cogne, altra cittadina aostana (a circa mezz’ora di strada da Aymavilles), che salì alla ribalta delle cronache per il gesto di Anna Maria Franzoni, che uccise il proprio piccolo in preda ad un raptus di follia. A scoprire i tre corpi senza vita, quelli dei due figli e quello della moglie, è stato il marito/padre, Osvaldo Empereur, agente del corpo forestale della Valle d’Aosta, che rientrato a casa verso la mezzanotte ha trovato ciò che nessuno vorrebbe mai vedere. La morte dei tre sarebbe stata provocata da un mix letale di farmaci, somministrati tramite un’iniezione: sono attesi gli esiti dell’esame autoptico nella giornata odierna. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
AOSTA: DONNA UCCIDE I FIGLI CON UN’INIEZIONE LETALE
Orrore nei pressi di Aosta dove una madre ha ucciso i suoi due figli, per poi togliersi la vita. La notizia sta circolando in questi ultimi minuti, ripresa da tutti i principali quotidiani italiani, e racconta una vicenda drammatica avvenuta precisamente in quel di Aymavilles, piccolo comune di circa 2.000 abitanti a pochi chilometri di distanza dal capoluogo della Valle d’Aosta. A compiere il gesto è stata Marisa Charrere, 48enne infermiera che ha ammazzato i figli di 7 e 9 anni praticando loro un’iniezione letale. Subito dopo, si è tolta la vita. L’episodio è accaduto nella casa di famiglia, attorno alla mezzanotte di ieri, giovedì 15 novembre, e ad allertare i soccorsi e le forze dell’ordine sarebbe stato il marito nonché padre dei due piccoli deceduti: rincasando, si è trovato di fronte la moglie e i figli senza vita, ed ha subito chiamato i medici e la polizia.
AOSTA: MADRE UCCIDE I DUE FIGLI POI SI TOGLIE LA VITA
Marise lavorava come infermeria presso il reparto di cardiologia dell’ospedale di Aosta, e avrebbe rubato presso la struttura in cui lavorava il mix letale di farmaci per creare una sostanza letale, che potesse appunto uccidere i propri figli. Prima di morire la donna ha scritto due lettere, che sono state rinvenute nell’abitazione di famiglia, in cui la stessa spiegava quanto fosse diventata pesante per lei la vita. Molto probabilmente, stando a questi primi indizi, l’infermiera era depressa, ed ha deciso di farla finita portando con se anche i suoi due piccoli. Il pubblico ministero Carlo Introvigne ha compiuto questa notte un sopralluogo presso l’abitazione in cui è stato commesso il duplice omicidio/suicidio, anche se sembrerebbero pochi i dubbi in merito a questa agghiacciante vicenda. Sui tre corpi è stata disposta l’autopsia che dovrebbe venire eseguita nella giornata odierna dal medico legale Mirella Gherardi: dall’esame autoptico si capirà con esattezza come sono morti i tre.