Emergono ulteriori dettagli sulla scomparsa di Giusy Pepi, la mamma di Vittoria di cui non si hanno più notizie da ormai 32 giorni. Come riportato da La Vita in Diretta, le telecamere di videosorveglianza hanno immortalato le immagini della donna che sale su un’utilitaria appartenente al figlio di un vicino di casa, una persona che abita nello stesso stabile, che avrebbe accompagnato Giusy in macchina aiutandola nella fuga. Sempre secondo l’inviato della trasmissione di Rai Uno, proprio presso quella persona, la donna di Vittoria potrebbe aver trovato riparo almeno nei primi giorni dopo la scomparsa. Sono queste le famose “cattive compagnie” che secondo il marito di Giusy, Davide Avola, avrebbero spinto la moglie ad allontanarsi da casa? Intanto in paese iniziano a circolare con sempre maggiore insistenza voci di maltrattamenti ai danni della donna. Secondo le stesse fonti su di lei si sarebbero accaniti gli stessi figli maggiori, forse indotti dal padre a picchiare la mamma.



GIUSY PEPI SCOMPARSA, LA TELEFONATA 4 GIORNI DOPO LA SCOMPARSA

A rendere ancora più fitto il giallo della scomparsa di Giusy Pepi è la misteriosa telefonata partita dal cellulare della donna quattro giorni dopo la scomparsa. Dall’analisi dei tabulati è emerso che la chiamata era indirizzata ad Alessandro, definito da La Vita in Diretta come un “vecchio amico”. Altri media sono però più precisi nell’identificare l’uomo in questione come un ex fidanzato di Giusy, un uomo con il quale la donna avrebbe intrecciato in passato una relazione. Intanto le forze dell’ordine hanno rivolto un appello alla mamma siciliana affinché faccia avere sue notizie, garantendole che non verrà lasciata da sola a gestire una situazione familiare che – se le voci di paese fossero confermate – potrebbe rivelarsi la vera causa scatenante del suo allontanamento. Come riportato dalla trasmissione di Rai Uno, diverse persone hanno preso posizione contro il marito di Giusy, raccontando di presunte violenze all’interno dell’appartamento e di lividi sul suo corpo; allo stesso tempo amici di famiglia e vicini di casa hanno detto che quanto meno all’esterno non appariva nulla di tutto ciò. Spetterà agli inquirenti tentare di accertare la verità, possibilmente in tempi brevi.

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