Non solo Antonino Cannavacciuolo. L’altra grande star della Guida Michelin 2019 è lo chef marchigiano Mario Uliassi, proprietario del ristorante Uliassi di Senigallia che ha conquistato per la prima volta le tre stelle Michelin, portando a casa un riconoscimento importante che premio il grandissimo lavoro svolto dallo chef e dal suo staff. Per Uliassi rappresenta la realizzazione di un sogno e l’ennesimo punto di partenza per portare avanti il proprio lavoro e crescere sempre di più. “Quando hanno fatto il nome del nostro ristorante ci siamo alzati tutti in piedi, c’è stato un boato. Io sono rimasto un attimo a fissare il vuoto prima di salire sul palco – spiega Mauro Uliassi a Il Resto del Carlino – Poi ho realizzato che era arrivata la terza stella”. Le stelle Michelin non sono arrivate per caso. Da anni, infatti, lo chef lavora per portare in lato la sua cucina e il nome del proprio ristorante: “C’è un grande lavoro dietro ogni cosa, ma io sono fortunato, perché faccio un lavoro che mi piace un sacco e non mi pesa e poi insieme a me ci sono mio figlio, mia sorella e tanti colleghi che ormai fanno parte della nostra famiglia”. (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
GIORNATA INDIMENTICABILE PER ANTONINO CANNAVACCIUOLO
Una giornata sicuramente indimenticabile per Antonino Cannavacciuolo quella di oggi. Lo chef campano più famoso della tv ha conquistato due nuove stelle Michelin. L’edizione 2019 della Guida Michelin ha assegnato infatti una stella al suo Bistrot di Novara – executive chef Vincenzo Manicone – e un’altra al Bistrot di Torino – executive chef Nicola Somma. E con queste arriva a 4 stelle. Un commosso e felicissimo Cannavaccuiolo ha così parlato, subito dopo, ai microfoni del portale Leggo: «Amo questo lavoro. Amo stare in cucina. Amo la mia squadra. – ha ammesso lo chef stellato – Ne conosco la forza, la passione immensa e la voglia di non arrendersi mai. Se tutto questo significa aspettarsi altre stelle, non lo so. So solo che sono molto felice e a tutti i ragazzi che lavorano con me e al sacrificio quotidiano che compiono dedico questo importante riconoscimento». (Aggiornamento di Anna Montesano)
LE NOVITÀ SVELATE DA MARCO DO
Grandi sorprese per la Guida Michelin, i cui riconoscimenti sono stati resi noti questa mattina a Parma. In particolare, per quanto riguarda i ristoranti, all’Auditorium Paganini sono stati premiati con due stelle il San Domenico di Imola e con una i Portici di Bologna, il Marconi di Sasso Marconi e Amerigo a Savigno. Fra le tante novità, anche il cambio di location: il prossimo anno la cerimonia non si terrà più a Parma Bensì a Piacenza. A renderlo noto il direttore comunicazione Marco Do, che di recente ha confermato: “Siamo a Parma, e fa tre. Ci siamo stati benissimo e oggi cerimonia Michelin Star Revelation 2019 si svolge all’Auditorium Paganini, a firma Renzo Piano, che ben sintetizza tradizione e innovazione. Quello spirito che sa esprimere Parma, e quello che è la nostra guida”. “Nei prossimi tre anni – si legge su Il Resto del Carlino – rimaniamo nella Food Valley ma in tour che vedrà in primavera presentare a Reggio nell’Emilia un nuovo prodotto Michelin, mentre la guida 2020 sarà presentata a Piacenza, per poi tornare nel 2020 di nuovo a Parma per una presentazione di una iniziativa”. (Agg. di Fabiola Iuliano)
MAURO ULIASSI RACCONTA IL SUO MENÙ
Mauro Uliassi, tre stelle Michelin, si è raccontato con Repubblica.it. Lo chef, in piedi sulla Banchina di Levante, dice di essere cresciuto proprio in questo posto, dove da adolescente veniva con gli amici. “La banchina era una pista per prendere la rincorsa per poi tuffarsi in acqua con la bicicletta”, racconta. Mauro e la sua squadra, al momento sono in piena attività per inventare il nuovo menu, lavorando sodo fino al periodo di chiusura del locale con le ferie: “Si comincia i primi di febbraio, si termina a fine marzo – racconta Uliassi – e ogni giorno si va avanti per otto-nove ore”. Il loro piano tutto sommato è semplice: sviluppare le idee al fianco di Mauro Paolini, marito di Catia Uliassi, che invece tiene le redini della sala. “In queste riunioni si fa e si disfa. A volte – ammette – ci si invaghisce di idee che non passano l’esame del palato. È doloroso dover fare marcia indietro, ma succede”. (Aggiornamento di Valentina Gambino)
PRIME ANALISI TRA SORPRESE E DELUSIONI
Prime analisi sulla Guida Michelin 2019, tra sorprese e delusioni. In quest’ultima categoria rientra sicuramente Carlo Cracco, che non ha riconquistato la stella persa nella scorsa edizione. Nella 64esima edizione, oltre a Mario Uliassi che si è aggiudicato la terza stella, la superstar è Antonino Cannavacciuolo: lo che f campano ha preso una stella per ciascuno dei suoi nuovi bistrot di Torino e Novara. L’Italia può dirsi comunque soddisfatta: il nostro Paese è la seconda nazione più stellata del mondo. Parlando invece di classifiche, la lista a livello regionale vede in testa la Lombardia, con due novità, seguita a ruota dal Piemonte, con ben cinque novità, e dalla Campania, con due novità. A concludere la scaletta delle prime cinque regioni troviamo il Veneto, con due novità, e la Toscana, con tre novità. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
“GIOVANE CHEF” A PETROSINO
In attesa dei “Premi” più importanti della Rossa 2019, iniziano ad emergere le prime premiazioni speciali che entrano di diritto nella prossima Guida Michelin: per “Passion for Wine” trionfa la Locanda Devetak a San Michele del Carso, Gorizia. Per quanto riguarda invece il Servizio di Sala, premiata la Casa Perbellini di Verona, mentre per la Qualità nel Tempo il trionfo è per il ristorante Castelnuovo Berardenga a Siena: il premio Giovane Chef Michelin viene assegnato nel 2019 a Petrosino del ristorante i Portici di Bologna. È stato annunciato che il prossimo anno la Guida Michelin verrà presentata a Piacenza, rimandando così in Emilia Romagna, mentre le prime stelle “a saltare” sono quelle della Liguria: nella versione della Rossa 2019 manca la stella per La Conchilia di arma di Taggia, invece pluripremiato lo scorso anno con questi giudizi dell’ispettore «Una cucina leggera, dalle linee semplici, che aliena ogni tentativo di procurare eccessivo stupore: il successo risiede nella qualità del pescato, valorizzato in ogni piatto. Qualche proposta di carne». Una stella viene invece conquistato dall’Harry’s Piccolo di Trieste, consegnata nelle mani dello chef Alessandro Buffa. (agg. di Niccolò Magnani)
I “NOVE” TERRANNO LA TERZA STELLA
Manca davvero poco all’inizio della cerimonia ufficiale per la nuova Guida Michelin e i cuochi di tutta Italia “fremono” per la “stella” tanto ambita: negli ultimi 12 mesi chi ha potuto “fregiarsi” della ambita tripla stella (manco fosse la Juventus!) erano solo nove in tutta Italia, e proprio quei “Nove” oggi temono più di tutti di poter perdere l’incredibile prestigio acquisito faticosamente negli ultimi anni grazie alla loro cucina innovativa e spettacolare. Ma chi sono i nove ristoranti più ricercati d’Italia (fino alle prossime ore quando qualcuno potrebbe aggiungersi/togliersi dalla preziosa lista)? Si tratta del St Hubertus di San Cassiano dell’elitario chef Norbert Niederkofler, il “neo” terzastellato conquistato solo un anno fa, ma anche dei ben più noti Osteria Francescana a Modena (di Massimo Bottura), Le Calandre a Rubano (Pordenone), Piazza Duomo ad Alba (Cuneo) e poi ancora il DaVittorio di Brusaporto (Bergamo), l’altro modenese Canneto Sull’Oglio e La Pergola a Roma. Chiude l’élite delle tre stelle Michelin, Enoteca Pinchiorril a Firenze e il Reale a Castel di Sangro vicino l’Aquila. E dunque ora non resta che vedere se qualcuno si unirà ai “Nove” o se la classifica si accorcerà! (agg. di Niccolò Magnani)
L’ATTESA DI CARLO CRACCO
Guida Michelin 2019, è tutto pronto per la presentazione della 64esima Rossa: appuntamento alle ore 11.00 al Teatro Regio di Parma, con addetti ai lavori e appassionati che potranno scoprire la nuova guida dei migliori ristoranti italiani. L’attesa per stilare una classifica è spasmodica e i pronostici impazzano in rete. E non mancano anche altri spunti degni di nota, basti pensare alla terza stella al Sud: non arrivata negli ultimi anni, il 2019 potrebbe essere quello giusto. Ma a tenere banco è senza dubbio Carlo Cracco, con il famoso chef che lo scorso anno ha perso una delle sue due stelle ma si è rilanciato con l’apertura di un nuovo ristorante in Galleria, nel Salotto di Milano. E negli ultimi mesi è stato al centro delle polemiche: dall’improvviso addio a Masterchef Italia all’ormai ribattezzato caso Pizza, passando per i prezzi esorbitanti del suo nuovo locale. C’è grande interesse sulla decisioni degli ispettori sul cuoco e ristorate di Creazzo.
GUIDA MICHELIN 2019: CHI OTTERRÀ LE STELLE?
Carlo Cracco ma non solo: pronostici e discussioni anche sulle possibili nuove “terze stelle”. Come riportato dal Corriere della Sera, in questa occasione potrebbe toccare a Ernesto Iaccarino, chef del «Don Alfonso 1890» a Sant’Agata dei due Golfi (Napoli) o a Mauro Uliassi a Senigallia. Senza escludere che potrebbero anche non esserci nuovi tre stelle in questa 64esima edizione. Passando ai nuovi due stelle, in lizza tre chef lombardi: Riccardo Camanini al Lido 84 di Gardone Riviera, di Luigi Taglienti al Lume di Milano, di Matias Perdomo al Contraste di Milano. Difficile ipotizzare l’entrata nell’Olimpo di una pizzeria, mentre c’è qualche possibilità per un ristorante etnico: dopo il premio all’Iyo di Milano nel 2015, potrebbe essere il turno del sushi-med Wicky’s di Wicki Priyan di Milano. Tanta carne al fuoco, dunque, dopo le emozioni conferite dalla Guida Michelin 2018: non ci resta che aspettare e vedere chi conquisterà o perderà le ambitissime stelle.
LA DIRETTA STREAMING VIDEO DELLA PRESENTAZIONE DELLA GUIDA MICHELIN 2019