Lucio Marzo fu aiutato dopo aver ucciso Noemi Durini? Questo l’interrogativo lanciato da Quarto Grado nella puntata di oggi, nella quale è intervenuta la madre della sedicenne uccisa. «Voglio giustizia per Noemi, sono fiduciosa. Deve riposare in pace», ha dichiarato la signora Imma. Emerge una verità nascosta: «Dobbiamo andare fino in fondo perché ci sono nuovi elementi». Il riferimento è al risentimento nei confronti di Noemi perché aveva scoperto un giro illegale di sostanze e aveva bruciato un quantitativo considerevole all’interno di un nascondiglio. «Non abbiamo paura della verità. Se indagano è meglio…», la reazione della mamma di Lucio Marzo. Nessuna risposta da parte della mamma di Noemi in diretta tv: «Non voglio comunicare con questi soggetti. La paura non appartiene a me ma a chi commette degli orrori». Più duro invece l’intervento del padre di Lucio: «Sono indignato per quello che ho sentito. Devono smetterla di gettare fango sulla mia famiglia». (agg. di Silvana Palazzo)



PAPÀ NOEMI DURINI, “PRONTO A GUERRA”

Il giudice per le indagini preliminari, Vincenzo Brancato, si è riservato di decidere sulla posizione dei genitori di Lucio Marzo, l’ex fidanzato condannato a 18 anni e 8 mesi per l’omicidio della 16enne di Specchia, Noemi Durini. A commentare l’esito dell’udienza odierna è stato il papà di Noemi, ai microfoni de La Vita in Diretta, preannunciando che se la posizione dei genitori di Lucio verrà archiviata “inizierò la Terza Guerra Mondiale“. Ieri sera il papà di Noemi era stato molto netto:”Il signor Biagio è stato molto scaltro e intelligente, ma sono sicuro che loro sapevano dove stava mia figlia e non hanno fatto niente. Avevano il dovere di proteggerla come genitori come me, e invece non l’hanno fatto. Lucio come ha fatto ad occultare il corpo e lavare la macchina in un’ora e un quarto? O è Arsenio Lupin o è stato aiutato. Spero che riaprano le indagini, altrimenti farò una battaglia incredibile. Io sono fiducioso e ho pazienza, aspetto”. (agg. di Dario D’Angelo)



LA RICHIESTA DI ARCHIVIAZIONE

Tornano ad accendersi i riflettori sul caso di Noemi Durini, la sedicenne di Specchia uccisa il 3 settembre 2017 dal fidanzato Lucio Marzo, reo confesso di un delitto atroce per le modalità con cui è avvenuto, con la giovane sepolta ancora viva sotto un cumulo di pietre nelle campagne di Castrignano del Capo. Per i fatti in questione Lucio Marzo è stato condannato a 18 anni e 8 mesi di reclusione, mentre resta ancora da valutare la posizione dei suoi genitori. Ad occuparsi della vicenda sarà Quarto Grado, il programma di Rete 4 condotto da Gianluigi Nuzzi che approfondirà proprio questo aspetto del delitto in vista della sentenza del giudice, chiamato a decidere tra l’archiviazione della loro posizione e l’ammissione della richiesta dei legali della famiglia di Noemi, contrari a questa richiesta. I genitori di Noemi sono convinti che Lucio sia stato aiutato da qualcuno, se non nell’uccisione quanto meno nell’occultamento del cadavere: il giudice sarà dello stesso avviso?



NOEMI DURINI, NUOVE INDAGINI SUI GENITORI DI LUCIO MARZO?

Nel caso in cui il giudice per le indagini preliminari, Vincenzo Brancato, decidesse di non accettare la richiesta di archiviazione rispetto alla posizione dei genitori di Lucio Marzo, per questi ultimi potrebbe aprirsi un nuovo ciclo di indagini, volto ad appurare se quel 3 settembre 2017 abbiano o meno prestato il fianco al figlio Lucio, macchiatosi della terribile uccisione della sua fidanzata. D’altronde è stata proprio la mamma di Noemi Durini, Imma, nel presentare la sua opposizione alla richiesta di archiviazione, ad esprimere tutti i dubbi della famiglia della vittima rispetto al ruolo esercitato in questa vicenda da Biagio Marzo e sua moglie. La signora Imma a questo proposito poco tempo fa si è rivolta direttamente a Lucio Marzo, chiedendogli di squarciare quel velo di omertà che lei è convinta copra ancora la verità sull’uccisione della figlia:”Fino ad oggi non è chiaro nulla”, ha detto la donna, “Lucio ora basta, hai avuto un anno per riflettere: dì chi c’era con te quella mattina“.

NOEMI DURINI, ROBERTA BRUZZONE: “PER LUCIO MARZO SENTENZA DI CONDANNA GIUSTA”

Per il momento l’unica verità processuale acclarata è quella secondo cui ad uccidere Noemi Durini è stato Lucio Marzo, condannato per l’omicidio a 18 anni e 8 mesi. A commentare la sentenza, pronunciata lo scorso 4 ottobre, fu anche la criminologa Roberta Bruzzone, che nella sua rubrica sul settimanale Giallo spiegò:”Ritengo si tratti di una condanna molto severa e in linea con la ferocia di quanto commesso. Mi auguro che non subisca riduzioni nei prossimi gradi di giudizio“. Secondo la Bruzzone, “la difesa dell’imputato attende le motivazioni della sentenza per ricorrere in Appello. Io continuo però a ritenere che ci siano ancora molti altri aspetti da chiarire in questa storia e che potrebbero emergere ulteriori scenari da valutare“. Un riferimento neanche troppo velato al coinvolgimento nell’omicidio di Noemi Durini dei genitori di Lucio Marzo o di altri eventuali complici?