Crollo liceo Darwin, maxi risarcimento alla mamma di Vito Scadifi, il giovane morto per il crollo di un controsoffitto nel liceo del Torinese. Una tragedia che ha scosso la comunità rivolese ma non solo, con il Tribunale di Torino che ha condannato la Città metropolitana per l’incidente: nella sentenza ha parlato di “eccezionalità della situazione”, stabilendo un risarcimento da quasi 400 mila euro. Giustizia per Vito, con Cinzia Caggiano che però sottolinea che “Sono 120 mesi che Vito non torna a casa. Nessuna cifra ce lo ridarà indietro. Io ero ricca quando avevo mio figlio, non ora”. Dello stesso tenore il commento della figlia Paola, riportato da La Stampa: “Questo risarcimento non ci cambia la vita. Ma la cambierà a tutti coloro che in futuro non perderanno più i propri cari perché qualcuno avrà capito che la posta in gioco, sulla sicurezza, è alta”.



AVVOCATO: “SENTENZA STORICA”

Ricordiamo che per la morte di Vito Scafidi sono stati condannati in Cassazione tre funzionari della ex Provincia e tre responsabili della sicurezza della scuola dopo l’iniziale assoluzione in primo grado. Solo dopo è iniziato il processo civile, con l’avvocato Renato Ambrosio, dello studio Ambrosio&Commodo, che parla di una “sentenza storica, che cambierà le cose. Il giudice, con parole toccanti, ha capito l’eccezionalità della situazione e l’intensità dello strazio della mia assistita”. Il legale di Cinzia Caggiano ha poi tenuto a precisare: “La sicurezza si cambia così. È modificando le regole dei risarcimenti che si muove qualcosa: non per i soldi in sé, ma per il principio giuridico che così si afferma”, le sue parole riportate dai colleghi de La Stampa.

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