Arrivano le prime conferme alla confessione di Danny Scotto, che ha ammesso di avere ucciso l’amico Giuseppe Marchesano a Montopoli. Sebbene l’esito dell’accertamento non è ancora noto, l’autopsia dice che il 27enne di Chiesina Uzzanese ha sparato almeno dieci colpi all’amico. Sono sette i colpi che aveva nel caricatore, tre invece quelli sparati dopo aver armato di nuovo la pistola. L’indagato aveva confessato davanti al gip Pietro Murano, durante l’udienza di convalida del fermo, di aver scaricato almeno dieci colpi ormai in preda alla frustrazione per essere stato rifiutato. I due si conoscevano dai tempi della scuola, ma Marchesano aveva diradato gli incontri, ritenendo troppo insistenti le attenzioni di Scotto. Le liti e gli screzi però non devono aver superato un certo limite, visto che la vittima la sera del 9 ottobre lo ha lasciato entrare in casa sua a Casteldelbosco. Dopo l’omicidio, Marchesano è tornato a casa sua come se nulla fosse accaduto: si è cambiato gli abiti e il giorno successivo è andato a sparare al poligono nella zona di Montecatini Terme per costruirsi un alibi.



GIUSEPPE MARCHESANO, UCCISO CON ALMENO DIECI COLPI DI PISTOLA

Danny Scotto non si rassegnava all’idea che Giuseppe Marchesano avesse deciso di tenerlo a distanza. Negli ultimi tempi però si era messo sulle tracce anche di altri due compagni dell’adolescenza che però non era riuscito a rintracciare. E quando aveva chiesto di loro aveva detto che si stava impegnando per organizzare una cena di classe. Una rimpatriata di scuola. Il sospetto è che volesse punire chi non gli era stato vicino e lo aveva lasciato da solo. L’indagine sull’omicidio di Montopoli comunque va avanti, anche se è stato individuato il responsabile dell’omicidio. Come riportato da Il Tirreno, nei prossimi giorni il pm Sisto Restuccia potrebbe interrogare nuovamente Scotto per mettere altri punti fermi nell’inchiesta e cercare riscontri alla confessione. Inoltre, si attendono riscontri dal Ris sugli abiti e le scarpe sequestrate a Scotto il giorno in cui è stato fermato. La madre di Marchesano spera di avere quanto prima la salma del figlio, rimasto per un giorno senza vita sul divano, prima che il cadavere venisse scoperto. Ma la salma resta ancora a disposizione della Procura: il medico legale deve ancora concludere gli accertamenti richiesti dal pm. Gli inquirenti stanno ancora lavorando sull’ipotesi dell’aggravante della premeditazione e dei futili motivi.

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