Umberto Lorenzo aveva 92 anni, era noto come Comandante Eros, nomignolo preso quando faceva parte della divisione Nino Annetti del battaglione Castelli della brigata partigiana Piave. Trevigiano, era diventato famoso per il gesto di generosità quando, nominato per la medaglia al valore per l’eroismo durante un combattimento sulle Prealpi trevigiane dove aveva perso tre dita mentre preparava una bomba la rifiutò chiedendo fosse invece assegnata a un compagno caduto nei combattimenti. Era stato a lungo presidente dell’Anpi trevigiana, che oggi lo ricorda con queste parole: “è stato un esempio e guida per molti giovani che, nel corso degli anni, hanno voluto combattere le ingiustizie e difendere gli ultimi”. Per prendere parte alla lotta anti fascista aveva interrotto gli studi liceali; dopo la guerra venne direttore di una azienda di confezioni e consigliere comunale.



PARTIGIANO EROS: L’ALLEANZA CON CIVATI

Negli ultimi anni aveva aderito al movimento Possibile di Giuseppe Civati: insieme agli organizzatori era salito sul palco per cantare Bella ciao. L’associazione Binario 1 lo ha così ricordato: «Con lui oggi perdiamo un’instancabile testimonianza della lotta partigiana e dei valori che essa difendeva, valori che Umberto ha portato avanti in tutta la sua attività pubblica, credendo in particolar modo nell’importanza di consegnarli alle generazioni future perché essi fossero patrimonio di tutti e non solo di chi aveva lottato direttamente contro la dittatura fascista. Anche per questo è stato uno di quelli che ha sempre creduto nel progetto di Binario 1, volendo fortemente che l’ANPI fosse tra i suoi fondatori». 

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