A oltre due anni dall’omicidio di Gianna Del Gaudio, l’ex professoressa di Seriate uccisa nella sua villetta la sera del 27 agosto 2016, il mistero sulla sua morte non è ancora stato chiarito. La trasmissione Quarto Grado tornerà anche questa sera ad occuparsi del giallo aggiornando i telespettatori sulle ultime novità. La procura di Bergamo ha definitivamente chiuso le indagini a carico del marito della vittima, l’ex ferroviere Antonio Tizzani, unico indagato a piede libero per il delitto. Ora l’ultima parola spetterà al Tribunale che sarà chiamato ad esprimersi sul rinvio o meno a giudizio per l’uomo, che ha sempre sostenuto con forza la sua estraneità rispetto ai sospetti che gli inquirenti hanno manifestato nei suoi confronti. Il pm Laura Cocucci non ha chiesto l’arresto e il caso al momento resta non solo avvolto nel mistero ma anche senza un movente e soprattutto un assassino. Ma ripercorriamo le tappe di uno dei delitti più efferato degli ultimi anni. Era una sera di fine estate e dopo una cena in famiglia la donna, Gianna Del Gaudio, era impegnata a ordinare in cucina mentre il marito, Antonio Tizzani, annaffiava le piante in giardino. All’improvviso, l’uccisione dell’ex professoressa. Qualcuno si sarebbe introdotto silenziosamente nella villetta di Seriate assassinando la donna 63enne, sgozzandola con un solo fendente da dietro. Un colto inflitto molto probabilmente con un cutter. Nessuno però ha visto né sentito nulla, eccetto Tizzani, il solo ad aver descritto agli inquirenti la scena successiva al delitto: una sagola incappucciata mentre scappa dal retro inghiottita dalla notte. In cucina, il corpo senza vita della moglie, in una pozza di sangue.



OMICIDIO GIANNA DEL GAUDIO: ANTONIO TIZZANI ESTRANEO?

Oltre ad Antonio Tizzani, nessuno ha visto né sentito il misterioso uomo mentre sgozzava Gianna Del Gaudio e si dava alla fuga. Né sarebbe stato ripreso da alcuna telecamera nei dintorni della villetta di Seriate. Nessuna traccia di estranei in casa, da qui l’attenzione finisce inevitabilmente sul marito della vittima. Secondo voci di paese, tra i due non correva buon sangue, tuttavia non ci sarebbe alcun riscontro in grado di confermare le indiscrezioni. A distanza di 40 giorni dal delitto, una prima svolta: il ritrovamento del coltello usato per uccidere Gianna Del Gaudio, nascosto in una busta della spesa dietro una siepe, a poca distanza dal luogo del delitto. E’ un cutter lungo circa 20 centimetri, insieme ad un paio di guanti e resti di cibo, in un sacchetto per le mozzarelle. Sulla lama i Ris ritroveranno tracce di Dna maschile misto a quello dell’ex professoressa, un soggetto ignoto ed estraneo alla famiglia Tizzani. Ma secondo l’indagato, il misterioso uomo incappucciato indossava dei guanti. La sua posizione dopo le ultime novità si alleggerisce sempre di più. In tutti questi mesi, però, non è ancora stata fatta luce sul responsabile dell’atroce delitto. Potrebbe essere qualcuno che ha agito a scopo di rapina? O c’è l’ombra di una vendetta? Domande che, ad oggi, restano ancora avvolte nel mistero.

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