Giorno dei morti 2018, 2 novembre: preghiere e commemorazione di tutti i fedeli defunti,viene celebrata oggi la ricorrenza della Chiesa latina, il giorno dopo alla solennità di tutti i Santi. Una ricorrenza che è preceduta da un tempo di preparazione e di preghiera in suggragio dei defunti di nove giorni, la cosiddetta novena dei morti. Alla commemorazione dei defunti è connessa la possibilità di acquistare un’indulgenza, parziale o plenaria, secondo le indicazioni della Chiesa cattolica. Ricordiamo che in Italia non è mai stata ufficialmente come festività liturgica. E tutti ricordano i morti, con preghiere e dediche speciali che nel 2018 sono diventate anche social. Papa Boys ne riporta una che viene dedicata spesso al proprio genitore defunto: “O Signore, che ci avete comandato di onorare il padre e la madre, Vi muova a pietà il lacrimevole stato dell’anima di mio padre (o mia madre), che forse desolatissima geme nel Purgatorio; rimettetele ogni suo fallo e introducetela presto nella gloria del Cielo. Me pure aiutate perchè possa ritrovar-la nella chiarezza del gaudio Eterno. Ve ne prego per i meriti infiniti di Gesù Cristo Signor Nostro. Tre Eterno riposo…”.



PREGHIERE GIORNO DEI MORTI 2018

Un’altra preghiera per una persona cara è la seguente: “Ascoltate, o Signore, le mie voci con le quali io supplico la Vostra pietà per l’Anima desiderata e cara di… che Voi avete chiamata da questa terra di esilio. Il Sangue Prezioso di Gesù, che io Vi offro in questo Santo Sacrificio, la purifichi da ogni macchia contratta nel terreno pellegrinaggio; e per la Vostra infinita misericordia degnatevi concederle refrigerio e pace, ammetterla nel consorzio dei Santi, introdurla nella beatitudine eterna, nello splendore della Divina Vostra luce. Eterno riposo…”. E sono numerosi i vip che stanno condividendo la propria commemorazione sui social, spiccano le dediche per Pier Paolo Pasolini, grande regista e scrittore assassinato 43 anni fa: “Sono affranto di esistenza: è questo uno di quei vaghi momenti in cui la poesia torna come una memoria lontana, e l’unico presente e certo è quello della propria umana solitudine”, “Vedo di fronte a me un mondo doloroso e sempre più squallido. Non ho sogni, quindi non mi disegno neppure una vita futura. Vivo un giorno per l’altro, senza quei miraggi che sono alibi. La parola speranza è completamente cancellata dal mio vocabolario”, “Alberto Moravia: “Quando sarà finito questo secolo, Pasolini sarà tra i pochissimi che conteranno come poeta. Il poeta dovrebbe esser sacro””, alcuni dei messaggi su Twitter.

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