Quanto sta avvenendo col maltempo a Belluno e provincia è una delle maggiori catastrofi mai vissute negli ultimi 50 anni in Veneto: frana, smottamenti, paesi isolati e rischio per le strade in parte anche crollate. Il “tifone” passato nei giorni scorsi, misto ai nubifragi delle ultime ore, stanno complicando ancora di più la macchina dei soccorsi che da tutto il Veneto – e dalla Protezione Civile nazionale – sta accorrendo verso il Bellunese e l’Agordino per prestare aiuto alle circa 150mila persone rimaste senza luce e isolate nei paesini della provincia di Belluno. Come rilancia un comunicato in questi ultimi minuti dalla Regione Veneto, «il Direttore del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale Angelo Borrelli, con il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, e l’Assessore alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin, coordinatore dell’Unità di Crisi attivata dalla Regione per fronteggiare la situazione causata dal devastante maltempo iniziato il 27 ottobre, effettuerà un ulteriore sopralluogo nelle aree del bellunese messe in ginocchio dalla furia del maltempo». Le foreste dell’Alto Agordino sembrano i luoghi dopo il passaggio di un tifone: completamente smembrate, con file di alberi secolari completamente abbattuti. Idem verso la Val Visdende o del Cansiglio ma anche le strade che collegano Fonzaso e Feltre: tutto è distrutto e tanti paesi rischiano il completo isolamento nel maltempo che intanto imperversa ancora e toglie la possibilità di soccorsi “rapidi”.
IL RACCONTO DAL BELLUNESE: “150MILA PERSONE SENZA LUCE”
«In Veneto almeno 150mila persone sono senza luce, 100mila senza acqua potabile, il maltempo ha abbattuto oltre 500mila alberi. Siamo di fronte alla frana più grande d’Europa in movimento»: il racconto di un Vigile del Fuoco ai colleghi del Tpi è davvero drammatico, in aggiunta alle foto che stiamo vedendo in questi giorni in arrivo dal Bellunese. Mentre nel resto d’Italia, specie in Liguria e in Sicilia, si contano ancora i danni e le vittime, il Veneto vive una dimensione forse ancora più tragica per gli effetti devastanti che avrà questa eccezionale ondata di maltempo nei prossimi mesi: «Siamo in ginocchio, abbiamo già previsto la chiusura di tutte le scuole. Ho chiesto già domenica scorsa l’intervento della protezione civile nazionale quando ancora c’era una situazione di calma totale. Ho chiesto agli istituti di credito dei finanziamenti speciali e di sospendere le rate dei mutui. Ho chiesto al Governo di procrastinare tutto il procrastinabile», ha spiegato questa mattina il Governatore Luca Zaia ai microfoni di Radio Rai. L’allerta meteo rossa prosegue anche per oggi, con nuove piogge e burrasche nelle zone già in ginocchio. Intanto, una frana di terra e fango ha completamente ostruito la strada regionale 203 che collega Cencenighe con Agordo: i comuni a nord di Belluno, al momento, sono isolati e la macchina dei soccorsi si sta impegnano per arrivare il prima possibile sul luogo, ma le strade non sono per nulla al sicuro (come evidenza l’immagine scattata da un abitante del Bellunese qui sopra).