A distanza di tre giorni dai funerali di Desirée Mariottini, la 16enne Cisterna di Latina trovata senza vita in uno stabile fatiscente nel quartiere romano di San Lorenzo, emergono ulteriori dettagli inquietanti sulla sua morte. La trasmissione Quarto Grado, in onda stasera con una nuova puntata, farà luce sugli ultimi risvolti nella vicenda drammatica che ha visto la morte prematura di una ragazzina, drogata, violentata ed infine uccisa dal branco nella notte tra il 18 ed il 19 ottobre. Le persone al momento fermate sono tutti stranieri, immigrati irregolari, accusati di violenza sessuale di gruppo, cessione di stupefacenti e omicidio volontario. A loro carico anche varie aggravanti, tra cui la crudeltà. Nelle passate ore, come spiega TgCom24, sono emersi i primi risultati dell’autopsia. Desirée Mariottini ha provato a difendersi ed a ribellarsi dalle belve fino a quando è rimasta cosciente. La violenza subita, tuttavia, è stata inaudita e senza fine, secondo quanto emerso dagli accertamenti eseguiti dal medico legale sul corpo senza vita della sedicenne. Le sue conclusioni andrebbero a confermare il racconto dell’amica della 16enne che al quotidiano Il Tempo rivelò: “Drogata, stuprata, drogata di nuovo e violentata ancora, dalle 18; fin quando alle due di notte era morta”.
MORTE DESIRÉE MARIOTTINI: OGGI INTERROGATORI DI GARANZIA A QUARTO UOMO
Per la giornata di oggi 2 novembre è in programma l’interrogatdesirorio di garanzia per il quarto uomo del branco che violentò ed uccise Desirée Mariottini. Si tratta di Yusif Salia, catturato nel foggiano dopo una fuga durata alcuni giorni. Sarà sentito proprio dal gip della città pugliese, Armando dello Iacovo. Il ghanese 32enne è accusato di aver drogato Desirée. L’interrogatorio di garanzia a suo carico si sarebbe dovuto tenere nei giorni scorsi ma a causa di problemi di salute dell’indagato, attualmente detenuto in isolamento, era slittato alla giornata odierna per volere del gip. Nel frattempo però il giudice ha firmato l’arresto in flagranza di reato per il possesso di 11 chili fi marijuana ritrovata nell’alloggio di fortuna in cui si nascondeva, a Borgo Mezzanone, nel Foggiano. Nell’ordinanza si legge che l’indagato “apparteneva al branco che ha abusato sessualmente della Mariottini (approfittando della sua assenza di lucidità per assunzione di alcolici, stupefacenti e psicofarmaci) ma (al di là di supposizioni e sospetti nutriti dalle fonti dirette o indirette) non si evince che sia stato proprio (o anche) il prevenuto a cedere alla vittima quel mix di gocce, metadone, tranquillanti e pasticche che avrebbe determinato la morte della ragazza per grave insufficienza cardiorespiratoria”. La famiglia della 16enne di Cisterna di Latina, dopo le strazianti parole della madre giunte negli ultimi giorni nel corso della sua prima intervista al settimanale Grazia, ha deciso al momento di rinchiudersi nel silenzio e nel proprio straziante dolore.