Catania, pizzo e riciclaggio: 17 arresti nel clan Laudani, con la mafia che gestiva a Giarre il business delle case popolari. Un durissimo colpo quello inferto dalla Direzione Distrettuale Antimafia catanese alla criminalità organizzata: questa mattina, martedì 20 novembre 2018, i carabinieri del Comando Provinciale hanno dato esecuzione a un’ordinanza emessa dal gip Loredana Pezzino su richiesta del sostituto procuratore Assunta Musella nei confronti di 17 persone, accusate a vario titolo di “associazione mafiosa, estorsione, lesioni, furto in abitazioni e riciclaggio dei proventi illeciti mediante intestazioni fittizie di depositi e conti correnti”, riporta Live Sicilia. I reati, aggravati dalla finalità dall’agevolazione dell’associazione mafiosa, chiamano in causa anche esponenti di spicco del clan: parliamo di Alessandro Liotta, Salvatore Nicotra e Davide Indelicato, con quest’ultimo ritenuto il volto nuovo alla guida del gruppo dopo l’arresto di Liotta datato febbraio 2017.



MAFIA CATANIA, BLITZ DELLA DDA

Il clan Laudani, coinvolto nell’inchiesta Lidl & mafia nel 2017, è finita nel mirino delle forze dell’ordine: l’operazione “Smack Forever” ha inflitto un duro colpo al gruppo criminale, con il nome scelto che fa riferimento dal disegno a forma di labbra, con attorno la scritta forever, tatuato sul corpo di Giuseppe Musumeci, un simbolo di appartenenza sottolinea Live Sicilia. Questo l’elenco completo delle persone arrestate: Emmanuel Bannò, Roberto Bonaccorsi, Sharon Francesca Contarino, Filippo Giuseppe Chiappazzo Del Popolo, Rosario Pietro Forzisi, Salvatore Greco, Davide Indelicato, Alessandro Liotta, Carmelo Mauro, Francesco Messina, Giuseppe Musumeci, Vincenzo Musumeci, Salvatore Nicotra, Giovanni Marco Oliveri, Massimo Pagano, Leonardo Patanè e Valeria Vaccaro. Oltre a gestire il business delle case popolari, molto redditizio per il clan, il consorzio criminale si sarebbe anche attivato nel 2016 per favorire alcuni politici alle elezioni amministrative del 2016: nonostante i contatti e le promesse, non è emersa la prova dello scambio di voti.

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