I genitori della bambina intossicata dall’hashish si sono contraddetti nelle versioni dei fatti date alla polizia. Si tratta di “lievi” incongruenze, quasi impercettibili, ma non per gli investigatori delle volanti. In un caso delicato come quello della piccola di 20 mesi, ricoverata al Meyer per intossicazione da sostanza cannabinoidi, ogni segno di incoerenza può risultare sospetto. La prima spiegazione dei genitori è che la bambina potrebbe aver raccolto da terra, nel giardino di piazza delle Medaglie d’oro, un pezzetto di hashish e poi l’avrebbe ingerito. Ma le versioni rese dai genitori sono leggermente difformi e incoerenti, per questo c’è un approfondimento in corso. La mamma della bambina ha dichiarato di aver provato a levarle dalla bocca un «pezzetto di roba da terra». Al papà è sembrata «una cicca di sigaretta». Come riportato da La Nazione, lei ha aggiunto che prima di tornare a casa sono passati da un McDonald’s, una circostanza che lui ha dimenticato. Entrambi hanno dichiarato di aver chiamato il 118, invece lo avrebbe chiamato la mamma.



FIRENZE, BAMBINA INTOSSICATA DA HASHISH: PADRE DENUNCIATO

Queste “sfumature” hanno spinto gli agenti delle volanti a fare un sopralluogo nel giardino di piazza delle Medaglie d’oro per cercare, grazie al fiuto di un cane antidroga, eventuali tracce di stupefacente del tipo di quella ingerita dalla bambina. Poi sono passati da casa dei genitori, dove sono state riscontrate le tracce di hashish sabato sera. Residui sulla tavola, in cucina, e soprattutto in un grinder, cioè un dispositivo che serve a macinare vegetali, in genere la marijuana. Il grinder è abituale tra i consumatori di droghe leggere. Come riportato da La Nazione, questi elementi hanno portato alla denuncia a piede libero del padre della bambina, da parte della polizia, per violazione degli obblighi di assistenza familiare e lesioni personali colpose. Ora la procura chiederà al giudice per le indagini preliminari di nominare un curatore speciale che possa esercitare il diritto di querela nei confronti di uno o entrambi i genitori della bambina. Questo è il primo sviluppo della vicenda dal punto di vista giudiziario.

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