Il mistero di Seriate, ancora una volta, sbarca in tv per provare a far luce sull’omicidio di Gianna Del Gaudio dove al momento l’unico indagato resta ancora il marito Antonio Tizzani: negli ultimissimi giorni la stretta dell’accusa si è fatta più pressante contro il ferroviere in pensione che si è sempre dichiarato innocente. Si va verso il processo infatti, con la pm Laura Cocucci convinta sempre più che Tizzani abbia ucciso la moglie Gianna al termine dell’ennesima lite in casa. I maltrattamenti, il dna ritrovato sul coltello e le ultime novità scoperte dagli inquirenti (qui tutti gli ultimi dettagli) portano al momento le accuse tutte contro l’unico indagato, proprio quel Antonio Tizzani che in diverse occasioni si è mostrato piuttosto aggressivo e irascibile nel parlare della propria situazione processuale (comprensibile sia se si tratti di un innocente perseguitato sia se fosse colpevole dell’omicidio),
GIANNA DEL GAUDIO, DANIELA ROVRI E MARILENA NEGRI: LA TEORIA DELL’INCAPPUCCIATO
«Abbiamo parlato della chiusura delle indagini e di cosa significa questo per lui. È teso perché c’è la prospettiva di affrontare un processo, ma d’altra parte è abbastanza contento anche dell’ipotesi di andare in un aula di tribunale perché vorrebbe spiegare davanti a tutti che non avrebbe fatto mai del male alla moglie, che i due si amavano», ha spiegato pochi giorni fa a La Vita in Diretta proprio Antonio Tizzani, convinto che là fuori da qualche parte ci sia ancora in circolazione il vero assassino della moglie Gianna Del Gaudio. In particolare, è la sua teoria dell’incappucciato che rappresenta uno dei punti più intricati dell’intera indagine: sarebbe infatti «un uomo incappucciato» quello visto da Antonio Tizzani prima di scoprire il corpo della moglie sgozzata con una sola coltellata. Finora in casa non sono state trovate tracce di uno sconosciuto, mentre alcune tracce di sangue di Gianna sono state repertate sul bordo del lavandino: questo dimostrerebbe che l’assassino si sia lavato le mani e che non sia “corso via subito” come invece raccontato da Tizzani nella sua deposizione contro il presunto uomo incappucciato.
Quello stesso “mistero” riguarda però anche altri due casi irrisolti di cronaca: Daniela Roveri, manager d’azienda sgozzata in modalità molto simili a Gianna Del Gaudio, nell’atrio del suo palazzo a Colognola; ma anche Marilena Negri, 67enne uccisa all’alba del 23 novembre scorso nel parco di Villa Litta ad Affori mentre passeggiava col cane. Tre delitti, tre modalità diversissime ma anche in tutti e tre i casi una o più testimonianze su “uomo incappucciato” che sarebbe protagonista degli orrendi omicidi. Finora vere tracce non ve ne sono state trovate di “implicazioni tra loro” dei tre delitti, ma le indagini continuano e in vista dei vari processi ancora diversi dettagli dovranno essere resi noti.