Vicenza, batterio killer in sala operatoria: è stata aperta un’inchiesta su sei morti sospette. Nuovi sviluppi dalle indagini svolte dagli ispettori della Regione nelle Unità Sanitarie: tutto è partito dalla denuncia presentata dai parenti di Paolo Demo, un anestesista di 66 anni morto in seguito a un’infezione causata dal microbatterio Chimera. Come riportato da Il Giornale di Vicenza, sono stati disposti controlli su sei decessi di pazienti operati in cardiochirurgia in alcuni ospedali del Veneto. Operato nel gennaio 2016, era stato lo stesso Demo a raccogliere degli elementi sulla sua infezione, annidato in un macchinario per la circolazione extracorporea. L’ispezione della Regione ha rilevato elementi importanti esaminando altri cinque casi simili: le ispezioni sono ancora in corso e, secondo quanto riporta l’Ansa, nei prossimi giorni saranno depositate le relazioni tecniche.



BATTERIO KILLER VICENZA: CONTROLLI SU 6 MORTI

Dopo la morte del neonato di Brescia, ucciso dal Serratia Marcescens, un altro caso di epidemia da batterio negli ospedali italiani. Come sottolineato dal Corriere della Sera, è stato l’avvocato della famiglia di Paolo Demo a sporgere denuncia, con il medico vicentino che aveva affidato a lui i frutti delle sue ricerche prima della morte. Sono sei le vittime del Mycobacterium Chimaera: quattro Vicenza, uno a Padova e uno a Treviso. Tutti e sei i pazienti sono stati operati al cuore e trattati con la stessa strumentazione, con le indagini che hanno coinvolto complessi ospedalieri di Padova, Verona, Trevisto, Mestre e Vicenza. Repubblica evidenzia inoltre che lo scorso 20 settembre 2018 il Ministero della Salute aveva chiesto alle Regioni di “avviare un’analisi retrospettiva per individuare tutti i soggetti infettati da Mycobacterium Chimaera tra il 2010 e il 2018”.

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