Oggi, 22 novembre, è il giorno dell’anno in cui si celebra Santa Cecilia. La patrona della musica, nonché lei stessa musicista, ha ispirato alcuni pezzi decisamente famosi. Come ricorda Wikipedia, il cantautore romano Antonello Venditti ha dedicato alla santa di oggi la sua canzone “Cecilia”, inserita nell’album “Unica”, uscito nel 2011. I Foo Fighters, nota band americana, hanno invece pubblicato un mini extended play il 23 novembre di tre anni fa, intitolato Saint Cecilia, registrato tra l’altro in uno studio improvvisato presso il Saint Cecilia Hotel di Austin. Non è comunque chiaro se le cinque canzoni contenenti al suo interno, fra cui una dal titolo Saint Cecilia, siano state ispirate dalla santa in questione, o semplicemente dall’hotel. Più indietro nel tempo, invece, possiamo ricordare Frederik Magle e Cecilia, vergine romana cantata nel 1998 da Arvo Part. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



LA STORIA DI SANTA CECILIA

Il 22 novembre è dedicato a Santa Cecilia che visse durante l’impero di Alessandro Severo che aveva proibito le persecuzioni contro i Cristiani. Inizialmente, i fedeli potevano celebrare in pace la propria fede ma con l’arrivo del prefetto Almachio. Infatti, questi decise di sfogare il proprio disprezzo verso i Cristiani durante l’assenza dell’Imperatore. Iniziò quindi una persecuzione dei fedeli. Santa Cecilia fu tra le sue vittime. Nacque da una famiglia ricca di Roma e mise a punto la sua istruzione insieme a ottimi precettori. La giovane Cecilia si era convertita alla fede cristiana ma teneva la sua fede nascosta. Si era allontanata dalle cose terrestri e aveva giurato il suo cuore al Signore. Quando fu costretta a sposarsi, durante i festeggiamenti tutti gli ospiti cantavano canzoni dedicate agli idoli pagani ma lei intonava canti per Gesù Cristo nel suo cuore. Dopo la cerimonia prese da parte il suo sposo e gli disse che da tempo lei si era votata a Gesù Cristo e lui avrebbe dovuto rispettare il suo corpo perché sempre vicino a lei ormai vegliava un angelo mandato dal Signore. Lo sposo Valeriano il quale fu sorpreso dalla rivelazione demandò di poter vedere l’angelo, ma Cecilia gli rispose che solo coloro che erano istruiti sul cristianesimo e battezzati erano in grado di vederlo. Valeriano allora decise di recarsi presso il vescovo Urbano e si dedicò allo studio fino a quando non fu battezzato. Quando Valeriano tornò a casa ed entro nella camera di Cecilia vide l’angelo. In mano aveva due corone di rose e gigli e una di quelle era destinata a lui purché promettesse di essere sempre fedele a Gesù. Valeriano l’accettò, si impegnò a custodire la castità della sua sposa e divenne un cristiano molto fedele. Anche suo fratello Tiburzio si convertì alla religione cristiana. La persecuzione ai danni dei cristiani imperversava ancora e i due fratelli furono decapitati. Cecilia, invece, fu condannata a morire asfissiata nel suo bagno. I soldati eseguirono l’ordine ma Cecilia si salvò miracolosamente. Allora, venne mandato un soldato per decapitarla ma lui, dopo aver sferzato la lama per ben tre volte, non riuscì a staccare del tutto la testa. I fedeli accorsero a raccogliere il sangue di Cecilia che morì dopo tre giorni tra le braccia del Papa per ritrovare il suo sposo Gesù.



I FESTEGGIAMENTI A TARANTO

A Taranto, in Puglia, ogni 22 novembre viene celebrata una festa in onore della Santa Patrona della città, Santa Cecilia. La grande festa dà avvio alle festività natalizie visto che a Taranto l’Avvento ha inizio proprio il 22 novembre. La festa si svolge con tradizioni pagane e religiose accompagnate dalla musica. La processione inizia presto, alle 3 del mattino, e ripercorre la città dal quartiere Tamburi al Borgo seguendo antiche tradizioni e cantando canti pastorali tipici di questa zona. Durante la sagra vengono preparate le pettole, un dolce fritto che viene preparato con pasta di pane. La cittadina di Taranto, con la Patrona Santa Cecilia, viene spesso chiamata la città dei due mari per la sua posizione unica. Ospita incredibili bellezze naturali con il suo paesaggio mediterraneo, aspro e brullo. La zona è molto conosciuta per le classiche costruzioni dette trulli e per il folklore interessante. Ma scopriamo adesso la storia e la vita di Santa Cecilia.



Il giorno 22 novembre è dedicato anche ad altri santi e beati come Sant’Anania di Arbela, i Santi Filemone ed Appia, il vescovo San Benigno di Milano, il Beato Salvatore Lilli, San Pietro Esqueda Ramirez e, infine, il vescovo San Prammazio di Autun.