Anziano incendia auto dei vicini di casa e poi torna a dormire come se niente fosse. L’episodio si è verificato si è verificato a Cellino San Marco, paese in provincia di Brindisi (Puglia), noto per dare le origini al cantante Al Bano Carrisi, e ha come protagonista in negativo un pensionato di 80 anni che ha appunto dato fuoco all’auto del vicino, poi denunciato perché catturato dalle telecamere di sorveglianza poste nella zona. Le immagini, come raccontano questa mattina diversi organi di informazione online, mostrano l’anziano uscire di casa nel cuore della notte in ciabatte e tuta da imbianchino; avvicinatosi all’automobile del vicino, una vecchia Alfa Romeo modello 156 parcheggiata nei pressi della sua abitazione, la cosparge di liquido infiammabile per poi incendiarla. L’episodio si è verificato precisamente in via Cacciatore, durante la notte fra sabato e domenica scorsi, 17 e 18 novembre, ma in meno di una settimana le forze dell’ordine sono risalite al responsabile. Dopo una breve indagine hanno sequestrato i filmati di alcune telecamere di sorveglianza (Il video lo trovate più in basso), poste in prossimità della zona dell’incendio, ed hanno appunto scoperto la verità.
ANZIANO INCENDIA AUTO DEI VICINI, DENUNCIATO
A quel punto è stata identificata la persona responsabile del grave gesto, e denunciato alla procura della repubblica per danneggiamento. Nel filmato si vede l’anziano che trascina con se un sacco di plastica di colore nero, con al suo interno un bidoncino con del liquido infiammabile, usato appunto per appiccare il fuoco e bruciare l’automobile. A seguito del rogo, l’auto è andata ovviamente distrutta, e nel contempo è stata anche danneggiata la facciata e il portone d’ingresso della famiglia proprietaria del mezzo. Se, come pare ovvio, l’anziano verrà condannato, oltre a dover pagare per intero le spese processuali, dovrà ripagare l’automobile ai vicini, e sistemare il danno recato all’edificio. Non è ancora stato accertato il movente di tale gesto folle, ma è molto probabile, come accade spesso e volentieri, che il tutto sia nato da una lite fra dirimpettai. Non sono nuovi casi di questo genere, fra i più gravi quello dello scorso settembre a Palagonia. Di seguito il video di quanto accaduto