Colpisce la collega di lavoro con una barra di cioccolato da un chilo provocandole un trauma cranico. Di certo non è dolce il contorno di questa vicenda assurda che è stata ricostruita dal Corriere della Sera. È avvenuta nei giorni scorsi nel reparto di produzione dello stabilimento dolciario di Arona, in provincia di Novara, “Laica”. Qui attualmente si sta producendo a pieno regime in vista delle vacanze natalizie. A causa di un diverbio, un’operaia di origine straniera ha aggredito la collega di 44 anni, italiana e residente ad Arona, colpendola con violenza al volto. Lo ha fatto con il primo oggetto che si è ritrovata sotto mano: l’arma usata è una barra di cioccolato nero da un chilogrammo. E avrebbe continuato ad utilizzarla per colpire la donna anche quando era caduta a terra. Come se ciò non bastasse, ha usato anche alcuni sacchetti contenenti cioccolato. Gli altri dipendenti sono intervenuti per dividere le due donne.



AGGREDISCE COLLEGA A COLPI DI CIOCCOLATO

Il cioccolato è il desiderio di quasi tutti, ma essere colpiti al volto da oltre un chilo di questa prelibatezza non è poi così allettante. Ma del resto era ciò che aveva a portata di mano una dipendente per aggredire una collega al culmine di un diverbio. Infatti si è poi armata anche di sacchetti di cioccolato. Poi per fortuna alcuni colleghi sono riusciti a intervenire per separarle. La donna aggredita a colpi di cioccolato è stata subito soccorsa dal 118 che l’ha trasportata in ospedale, a Borgomanero. La prognosi è di 15 giorni. Ha riportato un trauma cranico, varie ecchimosi al volto e a un occhio, una frattura di un dente e un taglio al volto. Come riportato dal Corriere della Sera, entrambe le dipendenti sono state sospese dal posto di lavoro. La sorte di entrambe è dunque amara. E non è finita qui, perché l’azienda sta valutando la possibilità di sporgere denuncia nei loro confronti.

Leggi anche

Claudio Sterpin choc: "Relazione con Lilly? Negandola, Sebastiano nega il movente"/ "Sa cos'è successo"Silvia Nowak, il procuratore: "Si sente una voce maschile quando lei esce di casa"/ "Le telecamere..."