Il cerchio attorno ai rapitori di Silvia Romano si stringe e si spera di arrivare nella giornata di domani con le prime vere notizie “positive” per la povera italiana rapita ormai da quasi una settimana. La polizia keniana ha arrestato questo pomeriggio la moglie e il suocero di uno dei tre sospetti che potrebbe aver sequestrato la giovane insegnante di ginnastica aerobica. La donna – Elima, moglie di Said Adan Abdi – è stata fermata nel villaggio di Tarasaa a Garsen, nella contea di Tana River, dopo essere stata intercettata al telefono proprio con il marito: le autorità locali hanno spiegato che nelle prossime ore potrebbero essere decisivi gli anziani delle comunità di Pokomo, Orma e Wadhei «potranno fornire importanti informazioni per le sorti di Silvia Costanza Romano». (agg. di Niccolò Magnani)
TAGLIA SUI TRE RAPITORI
La polizia kenyota tende ad escludere un atto terroristico, Farnesina in costante contatto con le autorità locali per mettere fine all’angoscia: continuano senza sosta le indagini per trovare Silvia Romano, la volontaria italiana rapita mercoledì 21 novembre 2018 da un commando di uomini armati nella contea di Kilifi, sulla costa del Kenya. Il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi attende novità ed ha brevemente commentato nelle scorse ore: «E’ un episodio terribile. Le autorità del Kenya si stanno impegnando, naturalmente c’è il massimo riserbo». Dopo aver pubblicato nomi e volti dei tre sospettati, la polizia ha messo una taglia di 8.600 euro. «Abbiamo un significativo grado di ottimismo» ha ammesso Joseph Boinnet, con i militari che stanno cercando di certificare il movemente che ha spinto il gruppo criminale a rapire la giovane milanese. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
TAGLIA SUI RAPITORI
Una taglia sui rapitori di Silvia Romano, la 23enne attivista italiana rapita negli scorsi giorni in Kenya. Stando a quanto riferisce il Corriere della Sera, la polizia keniota ha promesso un milione di scellini a rapitore, circa 8.600 euro, a chi dovesse troVare i tre malviventi che hanno appunto sequestrato la nostra connazionale, o a chi potesse fornire informazioni utili. Il trio ricercato è composto da Adam Omar, Yusuf Kuno Adan e Said Adan Abdi tutti armati e considerati estremamente pericolosi. Joseph Bonnet, capo della polizia locale, ha inviato una nota diffusa dai media locali, in cui ha invitato: «Il pubblico ad informare la più vicina sede di polizia nel caso vengano riconosciute una o più delle persone indicate». Al momento sono 17 i fermati per il rapimento di Silvia, e stando ai media del Kenya il sequestro sarebbe stato effettuato da cinque uomini armati, molto probabilmente somali, che avrebbero attaccato la casa per bambini in cui operava la Romano, ferendo anche un ragazzino di 12 anni. Sembra sempre più tramontare l’ipotesi che il sequestro sia stato effettuato da un gruppo di jihadisti somali, l’al Shabaab, come inizialmente si pensava. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SILVIA ROMANO: OTTIMISTA IL COMANDANTE DELLA POLIZIA
I rapitori di Silvia Romano, la volontaria italiana sequestrata in Kenya, “stavano per attraversare il confine e portarla in Somalia“. Parola del comandante Noah Mwivanda, l’uomo che dall’ufficio della polizia di Malindi si è preso la responsabilità di dire che “Silvia Romano è viva“. Come riportato dal Corriere della Sera, i suoi capi da Nairobi non confermano ma lui tira dritto: “Abbiamo fatto un’indagine a tappeto sui telefonini. Sì, c’è una chiamata che ci fa pensare l’abbiano tenuta in vita. Ma lo dico anche secondo logica: non possono liberarsi adesso dell’ostaggio, per loro sarebbe la fine“. Sempre Il Corriere della Sera sottolinea come “l‘ottimismo sparso al momento non è per nulla condiviso da chi segue il dossier sul lato italiano“. Del resto alcuni segnali poco incoraggianti ci sono stati, come la richiesta di collaborazione ai capitribù e le taglie sui ricercati, di solito indizio d’impotenza. Ma Mwivanda è certo:”Non abbiamo dubbi. La tengono nascosta nella foresta, probabilmente nella regione di Hola“. La speranza è che abbia ragione lui. (agg. di Dario D’Angelo)
“SILVIA ROMANO E’ VIVA”
“Silvia Romano è viva. Non abbiamo dubbi“: a dirlo è Noah Mwivanda, comandante regionale della polizia di tutta la regione costiera kenyana, giunto due giorni fa a Malindi per coordinare le operazioni di ricerca della giovane volontaria italiana rapita mercoledì sera da un commando armato a Chakama, nella contea di Kilifi. Sentito da La Repubblica, Mwivanda ha detto:”Silvia si trova nella foresta in mano a tre degli assalitori. Gli altri cinque sono scappati, e ne abbiamo perse le tracce. Di lei invece abbiamo la localizzazione e le impronte. Siamo certi che sia lei perché in caso contrario i tre banditi avrebbero preso tutt’altra direzione, come i loro complici“. In queste ore è in corso di fatto una caccia aperta ai sequestratori di Silvia, con le forze dell’ordine che stanno utilizzando elicotteri, droni, cani molecolari e con ogni probabilità anche visori termici, in grado di rilevare il calore dei corpi anche nella foresta:”Siamo vicini. L’area è molto estesa e per questo abbiamo ancora bisogno di tempo. Ma sappiamo la direzione che hanno preso“. Mwivanda non si è voluto invece sbilanciare sul movente, entrando però in contraddizione con quanto dichiarato dal governatore di Kilifi, Amason Jeffah Kingi, che aveva ipotizzato si trattasse di un sequestro compiuto da terroristi:”Per quanto riguarda il movente non sappiamo ancora nulla, ma siamo propensi ad escludere un atto terroristico. Kingi è un politico. Siamo noi quelli sul campo che conducono le indagini“. (agg. di Dario D’Angelo)
SILVIA ROMANO, TRE ARRESTI IN KENYA
Rapimento Silvia Romano
in Kenya, 3 arresti «importanti»: Italia col fiato sospeso per la scomparsa della volontaria 23enne, sequestrata quattro giorni fa da un gruppo criminale in un centro commerciale nella contea di Kilifi. Nelle ultime ore le forze dell’ordine kenyote hanno operato importanti arresti, con la polizia che ha reso noto di avere delle «informazioni utili sulla giovane milanese». Come riporta Il Messaggero, non si sono ancora sbilanciati sulla movente del sequestro e non è escluso che Silvia sia finita nelle mani dei terroristi islamici somali al-Shaabab: massimo riserbo da parte della Farnesina, con il ministro degli esteri Enzo Moavero Milanesi in costante contatto con i colleghi kenyoti. In totale sono 20 le persone arrestate, potenzialmente legate alle vicenda: «Abbiamo una significativo grado di ottimismo di poter essere in grado di trovare la ragazza nel più breve tempo possibile», le parole del capo della polizia keniana Joseph Boinnet.
RAPIMENTO SILVIA ROMANO, IL MESSAGGIO DI MARCHISIO
La famiglia di Silvia Romano si è stretta nel silenzio, speranzosa di poter presto riabbracciare la 23enne, al suo secondo viaggio in Kenya per un progetto di cooperazione internazionale. Attivista della Onlus marchigiana Africa Milele Onlus, la milanese ha ricevuto tanti elogi sui social nelle ultime ore per il suo impegno e il commento di Claudio Marchisio, centrocampista dello Zenit ed ex Juventus, sta facendo il giro del web: «La violenza non può abbattere un sogno, perché ci sono valori che non potranno mai essere sconfitti. L’esempio di Silvia Romano vola alto, sopra la tristezza dei pidocchi che la criticano. La nostra meglio gioventù che ci riempie di orgoglio. Ti aspettiamo presto Silvia». Attesi aggiornamenti nelle prossime ore dalle indagini delle forze dell’ordine, con la polizia fiduciosa di risolvere la vicenda a stretto giro di posta.
La violenza non può abbattere un sogno, perché ci sono valori che non potranno mai essere sconfitti. L’esempio di #SilviaRomano vola alto, sopra la tristezza dei pidocchi che la criticano. La nostra meglio gioventù che ci riempie di orgoglio. Ti aspettiamo presto Silvia pic.twitter.com/3evSqxvWo6
— Claudio Marchisio (@ClaMarchisio8) 23 novembre 2018