Il donatore c’era ma non riusciva a “rispettare” i tempi brevissimi che il piccolo Alex ha a disposizione e per questo la scelta condivisa di genitori, ospedale GOST e Bambino Gesù di trasferirsi a Roma per tentare un intervento estremo ma che ridona speranze alla famiglia del piccolo Alessandro. Di fatto all’ospedale romano Alex verrà sottoposto ad una tecnica innovativa tra le prime al mondo: il trapianto di midollo da cellule staminali di uno dei due genitori – pare sarà papà Paolo ad aver scelto di farsi operare – potrebbe far superare la crisi dovuta dalla malattia genetica di cui soffre il bimbo italo-inglese in arrivo da Londra. Le cellule staminali da trapiantare e prelevate dal genitore vengono manipolate in modo da eliminare gli elementi che potrebbero determinare un rigetto futuro e per questo si otterrebbe una compatibilità ottimale per il donatore. I numeri statistici sono tutti dalla parte di Alex: fino ad oggi 50 bambini sono stati “trapiantati” al Bambino Gesù con questa tecnica, con una guarigione nell’85% dei casi. La speranze, e le preghiere, continuano..
ALESSANDRO MARIA MONTRESOR TRASFERITO AL BAMBINO GESÙ
L’annuncio dei genitori è la notizia più bella in questo ultimo periodo per la piccola vita di Alessandro Maria Montresor, il bimbo italiano di 19 mesi che da tutta la sua esistenza lotta contro la linfoistiocistosi emofagocitica a Londra dove abita con papà Paolo e mamma Cristiana: il piccolo Alex sarà presto trasferito a Roma presso l’Ospedale Bambino Gesù, lo stesso che si propose di curare e accogliere tanto Charlie Gard quanto Alfie Evans nei due casi che tennero infuocato i canali diplomatici di Italia e Gran Bretagna negli ultimi 48 mesi. Proprio nell’ospedale si cerca la lotta disperata contro il tempo che incombe: erano stati dati 5 mesi di vita ad Alex, in quanto bisognoso il prima possibile di un trapianto di midollo osseo. Con un appello disperato su Facebook, i genitori Montresor avevano chiesto di sensibilizzare l’opinione pubblica per trovare un donatore possibile al loro figliolo: si era tra l’altro diffusa la notizia che un donatore, tramite registro internazionale, si era effettivamente trovato ma «a seguito dell’accertamento della compatibilità, abbiamo appreso che tale donatore (non italiano) si è reso disponibile solo da metà gennaio. Tale tempistica purtroppo è incompatibile con la malattia del nostro bimbo, che come sapete richiede un trapianto il prima possibile», scrivevano papà e mamma di Alex sulla loro pagina Facebook.
TRAPIANTO DI MIDOLLO: SALVINI, “FORZA ALESSANDRO!”
Ora però la grande novità dello spostamento a Roma, in quell’ospedale dove si potrebbe tentare un avveniristico trapianto di midollo da uno dei due genitori: la tecnica del Bambino Gesù in questo ambito è riconosciuta come tra le migliori al mondo e inevitabilmente il trasferimento da Londra a Roma ha rappresentato in una rinnovata speranza in tutti quelli che hanno pregato per la sorte di Alessandro Maria. Addirittura il Ministro degli Interni Matteo Salvini su Twitter prende un “giro di pausa” dalle polemiche politiche e dedica un «Forza Alessandro!» al piccolo bimbo malato in arrivo nella Capitale. «Il Great Ormond Street Hospital d’accordo con il professore Franco Locatelli direttore del dipartimento di Onco-Ematologia pediatrica, terapia cellulare e genica dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù (che sin dall’inizio ci ha dimostrato massima attenzione e disponibilità), ci hanno proposto di trasferire Alessandro Maria a Roma per sottoporlo alle cure dell’equipe italiana. E così continuiamo a sperare», scrivono Paolo e Cristiana riferendosi all’ospedale dove Alex è in cura, proprio lo stesso in cui trovò la morte il piccolo Charlie Gard. All’epoca il trasferimento non venne permesso, oggi per Alex invece una possibilità in più è concessa e siamo certi che da lassù c’è un piccolo “tifoso” che parteggia per lui.