Nel giro di una settimana verrà scelto il progetto per la costruzione del nuovo ponte Morandi. In pole position vi è quello di Renzo Piano, già ampiamente discusso nei mesi scorsi con le istituzioni, ma ve ne sono altri 40 che sono stati presentati e che saranno esaminati da un’apposita commissione nei prossimi giorni. Vi è anche un altro progetto di Morandi, fuori concorso però, ed è il presepe speciale realizzato da Don Valentino Porcile nella sua parrocchia di Sturla, quartiere di Genova. La natività è ambientata nella Valpolcevera, fra i resti e le macerie del Morandi: si vedono quindi i ruderi, il torrente, e il famoso pilone 9 trasformato in capanna. Come ha spiegato Don Valentino, il presepe non verrà sfatto il prossimo 7 gennaio, ma smontato pezzo per pezzo da quando comincerà la demolizione del viadotto crollato lo scorso 14 agosto. Don Valentino ha accompagnato la presentazione del suo presepe speciale per il Natale 2018, con un appello di speranza rivolto a Gesù: «Tu così piccolo ed indifeso – si legge in un passaggio – solo se Tu nasci sotto queste macerie puoi diventare segno di speranza. Vieni per questo, vieni Signore Gesù. E poi un’ultima cosa, Signore Gesù. Dicono che presto comincerà la demolizione del ponte. Se così fosse, anche questo presepe giorno per giorno sarà smontato in modo identico. Sarebbe stupendo demolire il presepe prima di Natale, vero? Sono convinto che, per una volta, Tu per primo ne saresti felice». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



GENOVA, RICOSTRUZIONE PONTE MORANDI: SI VALUTANO I PROGETTI

All’indomani della chiusura del bando per la demolizione del ponte Morandi e la ricostruzione del nuovo viadotto che sorgerà sul Polcevera si è delineato anche il collegio esterno, composto da docenti universitari, ingegneri, architetti, professionisti del settore e un solo dirigente del Comune di Genova, che valuterà da un punto di vista tecnico i vari progetti. Come riportato da Il Secolo XIX, della commissione faranno parte Gianni Bartoli, ingegnere e docente all’Università di Firenze, Enrico Bona, architetto e docente all’Università di Genova, Pietro Croce, ingegnere ed esperto nella costruzione di ponti, docente all’Università di Pisa, Diego Lo Presti, anche lui docente a Pisa e ingegnere, Mario Manassero, docente al politecnico di Torino, Stefano Pinasco, dirigente del Comune di Genova, e Sergio Scanavino, segretario dell’Istituto italiano di saldatura, che ha sede a Genova. I componenti del collegio eserciteranno il loro lavoro a titolo gratuito, salvo rimborso spese. (agg. di Dario D’Angelo)



GENOVA, NUOVO PONTE: 40 PROGETTI RICOSTRUZIONE

Sono quaranta i progetti presentati per la ricostruzione del ponte sul Polcevera dopo il crollo del Morandi di Genova, avvenuto lo scorso 14 agosto con la perdita di 43 vite umane. Come riportato da Il Secolo XIX era ieri, lunedì 26 novembre 2018, l’ultimo giorno utile per la presentazione delle offerte prima dell’apertura delle buste relative alla demolizione e ricostruzione viadotto. Tra le ultime offerte presentate dovrebbero esserci anche quelle del primo gruppo di costruzioni italiano, Salini Impregilo e del colosso navalmeccanico Fincantieri. Un raggruppamento al quale, in sede di successiva progettazione, dovrebbe andare ad aggiungersi l’altra società di Stato, Italferr, così da riprodurre in maniera chirurgica l’identikit tracciato dal governo. Il plastico del progetto – come riporta Wired – sarebbe molto simile a quello presentato dall’architetto Renzo Piano e sembra al momento il favorito, complice il basso costo di realizzazione, appena 230mila euro: “Un progetto presentato non per business, ma per spirito di servizio”, fanno sapere fonti interne.



GENOVA, PONTE MORANDI: BUCCI, “ENTRO IL 15 DICEMBRE VOGLIO LE GRU”

Al termine di un incontro con i commercianti di Certosa ad esprimersi sulle manifestazioni di interesse arrivate per la ricostruzione del ponte di Genova è stato anche il commissario Bucci, come riportato da Il Secolo XIX:”I progetti per il viadotto arrivati sono più di 10 e meno di 20. Io non li ho visti e non li vedrò fino a quando il collegio non mi darà le informazioni tecniche con una relazione sulle caratteristiche principali dei progetti, su quella sceglieremo. Una volta concluso il lavoro di analisi inizierà quello di negoziazione. La settimana del 3 dicembre sarà quella della negoziazione. Ovviamente si comincia con un progetto ma non è detto che vada a buon fine, magari si passa a un altro: la negoziazione serve proprio a questo”. Il sindaco di Genova in ogni caso è stato chiaro:”Io so che il 15 dicembre voglio le gru sul ponte”.