Il tranviere che uccise lo scorso febbraioJessica Faoro, sarà processato con il rito abbreviato. Come riferito poco fa dai colleghi dell’agenzia Ansa, Alessandro Garlaschi, l’unico imputato per la morte della 19enne, potrà ottenere lo sconto di un terzo della pena. Il processo per il quarantenne ora in cella inizierà il prossimo 30 novembre, e chiuderà una vicenda che aveva profondamente scosso l’opinione pubblica. La morte di Jessica risale allo scorso 7 febbraio, ragazzina di soli 19 anni uccisa con 85 coltellate, poi il suo corpo dato alle fiamme per poi essere occultato in due borsoni da viaggio. Jessica proveniva da una famiglia difficile, era mamma di una bambina di 3 anni che era stata in adozione, e spesso e volentieri cercava un alloggio in cui stare. Lo aveva trovato in via Brioschi a Milano, presso il ferrotranviere che decise di ospitarla in cambio di qualche lavoro domestico, come le pulizie o stirare i vestiti. Peccato però che Garlaschi si infatuò della 19enne e tentò di molestarla: lei rifiutò le avance e lui la uccise.
OMICIDIO FAORO: RITO ABBREVIATO PER IL TRANVIERE
Il rito abbreviato a cui sarà sottoposto l’imputato sarà “secco”, come stabilito dal Gup Alessandra Cecchelli, che ha rigettato la richiesta dell’avvocato difensore, Francesca Santini, che invece aveva chiesto di processare il proprio assistito con un rito abbreviato condizionato all’esame del consulente di parte, uno psichiatra che avrebbe dovuto accertare le capacità di intendere e di volere dello stesso assassino. Come riferisce l’agenzia Ansa, il giudice ha anche ammesso il comune di Milano fra le parti civili, nonché i genitori della ragazza e il fratello della vittima. La sentenza dovrebbe arrivare attorno alla metà del prossimo mese. Garlaschi dovrà rispondere delle accuse gravissime di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà e dai futili motivi, e di vilipendio di cadavere.