E anche questa volta l’ad di Autostrade Giovanni Castellucci si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti ai pm di Genova per il tristemente noto caso del Ponte Morandi: dopo quel tragico 14 agosto, in attesa che partano finalmente i lavori di demolizione di ciò che rimane di quel maledetto viadotto sopra il fiume Polcevera, le inchieste della magistratura proseguono e oggi era il turno dell’audizione a Castellucci n.1 di Aspi e Atlantia. Il manager ha deciso di non rispondere ai pm nonostante sia indagato con altre 20 persone (e le due società Spea e Autostrade, ndr) ma ha poi rilasciato spontanee dichiarazioni in un memoriale depositato: «Castellucci ha ritenuto doveroso depositare una memoria ricostruttiva di tutti gli interventi da lui disposti in qualità di Ad a seguito dei fatti del 14 agosto», spiega l’avvocato Paola Severino all’uscita dalla Procura di Genova, precisando che le prime parole in audizione del manager arriveranno alla conclusione dell’incidente probatorio.



PONTE GENOVA, CASTELLUCCI LASCIA LA GUIDA DI AUTOSTRADE

Lo stesso legale di Castellucci ha poi spiegato come «in considerazione della gravità e della complessità dei tragici fatti al vaglio della magistratura, abbiamo ritenuto opportuno dichiarare la disponibilità dell’ingegner Castellucci a rispondere nei limiti delle competenze che fanno capo a lui e delle deleghe previste dall’organizzazione della società una volta concluso l’incidente probatorio e una volta che siano state ricostruire le cause dell’evento e ne siano state tratte l’eventuali specifiche contestazioni». Al termine del breve colloquio con i giudici, l’ad di Autostrade ha comunque spiegato ai giornalisti che «stiamo facendo per le famiglie delle vittime e per i danneggiati dalla tragedia. Fino a oggi abbiamo erogato contributi a circa 300 famiglie senza casa e a circa 500 commercianti e artigiani. Inoltre la società, senza attendere i tempi lunghi delle assicurazioni, ha assunto direttamente l’iniziativa per garantire il giusto risarcimento a circa 150 eredi delle vittime». Poi l’annuncio ufficiale, dopo averlo già preannunciato ad inizio anno ben prima della caduta del Ponte Morandi: non sarà più l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, «Per il ruolo importante a livello mondiale che Atlantia ha assunto negli ultimi tempi il processo di riduzione delle mie responsabilità in Autostrade che era iniziato prima della tragedia è ripreso» ha concluso Castellucci, fino a fine 2018 n.1 della concessionaria autostradale di proprietà della famiglia Benetton.

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