Marco Zani morto nell’incendio di casa, convalidato arresto del padre Gianfranco Zani: è stato lui ad appiccare il rogo nell’abitazione di Sabbioneta lo scorso 22 novembre 2018. Una storia di violenza, con l’uomo che in passato si era reso protagonista di violenze domestiche, a tal punto che era stato notificato un provvedimento di divieto di avvicinamento all’appartamento familiare. La moglie e il figlio più piccolo erano riusciti a mettersi in salto, ma per l’undicenne non c’è stato niente da fare. Gianfranco Zani ha continuato a proclamarsi innocente, «non sono entrato in casa e non ho appiccato il fuoco» , ma nonostante ciò il Gip ha convalidato l’arresto. E ieri nel Duomo di Casalmaggiore è stato dato l’ultimo saluto al piccolo Marco, con centinaia di bambini presenti per omaggiare una vittima innocente della follia umana.



L’ULTIMO SALUTO A MARCO ZANI

Presenti familiari, amici e semplici conoscenti alla messa celebrata da Don Claudio Rubagotti, don Andrea Spreafico e don Samuele Riva, la messa ha toccato il cuore di molti. Storie Italiane ha intervistato alcune conoscenti della famiglia: «E’ impossibile trattenere le lacrime di fronte a una morte di un bambino», mentre un’altra persona ha sottolineato di essere «vicina alla mamma, un dolore immenso». Una ex docente di Marco ha aggiunto: «Per poco sono stata insegnante di Marco, ci mancherà: conserverò nel cuore il suo sorriso e la sua creatività». Toccanti le parole degli amici dell’undicenne: «Ci manchi, ci mancherà il tuo ridere e il tuo disturbare la lezione: ci mancheranno i tuoi scherzi, adesso dobbiamo solo capire che anche le persone migliori se ne vanno e vanno ricordate». Infine, il commento della preside della scuola di Marco: «Era un ragazzo molto riservato, aveva espressamente detto che avrebbe voluto mantenere il riserbo sui motivi del ricovero. I docenti gli sono stati vicini ma senza poter capire fino in fondo il malessere che aveva dentro».

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