L’Istat, l’istituto nazionale di statistica, ha reso pubblici i dati relativi al pil e al tasso di disoccupazione. Per quanto riguarda il prodotto interno lordo del terzo trimestre dell’anno 2018 (periodo luglio-settembre), è diminuito dello 0.1% rispetto al trimestre precedente, ma facendo registrare un +0.7% rispetto allo stesso periodo del 2017. Per la prima volta dopo 14 trimestri il Pil registra un dato negativo e subito è intervenuto il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, che lasciando l’hotel Hilton a Buenos Aires per raggiungere il G20 in corso, ha affermato perentorio «Lo faremo crescere». Sale anche il tasso di disoccupazione, (così come era avvenuto nella precedente rilevazione) che nel mese di ottobre ha toccato quota 10.6%, in crescita di 0.2 punti percentuali rispetto al mese precedente, ma in calo dello 0.5 rispetto all’ottobre di un anno fa. In totale le persone senza lavoro durante il mese di ottobre erano 2 milioni e 746mila, 64mila unità in più rispetto a settembre, ma 118mila in meno rispetto all’ottobre del 2017.
ISTAT: PIL DIMINUISCE E SALE DISOCCUPAZIONE
Prendendo in considerazione il trimestre agosto-ottobre, il tasso di disoccupazione è comunque sceso di 0.2 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Per quanto riguarda i dati di occupazione sui giovani, il 17.6% della fascia di età fra i 15 e i 24 anni ha un lavoro, numeri in crescita dello 0.1% rispetto a settembre. In generale gli occupati sono rimasti praticamente gli stessi rispetto al mese precedente (+9000), ma sono cresciuti di 159mila unità rispetto all’ottobre di un anno fa. Sui dati dell’Istat si è espresso anche il ministro del lavoro e dello sviluppo economico, Luigi Di Maio, che si è detto soddisfatto: «Sono contento che con i dati Istat di oggi si certifica un aumento di decine di migliaia dei contratti stabili, a tempo indeterminato, vuol dire che qualcosa funziona nel decreto dignità». Il grillino si riferisce all’aumento di 37mila unità dei lavoratori permanenti, con una contrazione invece di 13000 lavoratori a termine.